La Nuova Sardegna

“Concetta”, Lerner racconta una storia operaia

“Concetta”, Lerner racconta una storia operaia

Un libro che parte dal caso della donna che lo scorso giugno si è data fuoco dopo il licenziamento

13 novembre 2017
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ROMA. Gad Lerner, ex direttore del Tg1 e oggi firma di punta di Repubblica, torna con un nuovo libro: “Concetta, una storia operaia” (Feltrinelli, 15,00 euro). Si parte dal racconto di un fatto di cronaca. Il 27 giugno 2017 nella sede dell’Inps di Torino, in corso Giulio Cesare 290, una donna si cosparge di alcol e si dà fuoco. È Concetta Candido, di mestiere faceva l’addetta alle pulizie in una grande birreria di Settimo Torinese, inquadrata in una cooperativa inventata e presieduta dagli stessi titolari della birreria. Da sei mesi Concetta è stata licenziata. Così, senza lavoro, senza liquidazione e con il sussidio di disoccupazione che per un disguido burocratico non arriva, Concetta giunge all’apice della disperazione. Per questo sceglie il fuoco come forma di pubblica protesta. Si procurerà ustioni di terzo grado sul 27% del corpo e lotterà tra la vita e la morte per mesi.

La attende un percorso di lenta e dolorosa riabilitazione. Intorno a lei si forma spontaneamente una rete di sostegno affettuoso, che non riesce però a infrangere il muro di imbarazzo con cui il suo gesto è stato rimosso dai concittadini e dai politici della comunità operaia di Settimo Torinese. Trent’anni dopo il libro inchiesta “Operai”, Gad Lerner torna negli stessi luoghi, le fabbriche italiane, a raccontare il mutamento brutale delle condizioni di lavoro.

Un’inchiesta che, a partire dalla testimonianza di Concetta, dà voce a tutti i protagonisti di una storia tragica: i primi soccorritori, i datori di lavoro, i funzionari dell’Inps, le colleghe licenziate, la sinistra cittadina, i familiari di Concetta tra i quali spicca l’impegno appassionato del fratello Giuseppe. Emerge così una vicenda esemplare che ha a che fare con tutti noi molto più di quanto siamo disposti a credere.

Gli uomini e le donne come Concetta sono i nuovi operai, senza sindacati né tutele, protagonisti involontari di una corsa al ribasso nel precariato, nel lavoro nero e nelle retribuzioni. Ed è forse significativo che il fuoco di Concetta sia divampato nella stessa città marchiata dal rogo della ThyssenKrupp, che anticipò la metamorfosi sociale dell’ultimo decennio narrata in questo libro.

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