“Storie di un attimo”, quando la cronaca diventa immagine
di Antonio Mannu
Dal 24 novembre a Olbia ritorna il festival della fotografia: un incontro con Uliano Lucas e un omaggio a Claudio Gualà
18 novembre 2017
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Dal 24 novembre al 6 dicembre Olbia ospita la sesta edizione di “Storie di un attimo”, festival popolare della fotografia, una manifestazione organizzata dall’associazione Argonauti con il sostegno del Comune. Il festival, sin dall’esordio, si è caratterizzato come un appuntamento di rilievo: animerà il centro storico della città con mostre, proiezioni, presentazioni di libri, seminari, incontri e una mostra mercato di fotocamere, usate e da collezione. Un programma variegato, quello proposto, che porterà ad Olbia i lavori di autori di fama, di fotografi meno noti, di amatori, con mostre allestite in luoghi naturalmente destinati alla loro fruizione, come le sale del Museo Archeologico al Molo Brin, ma anche in spazi privati, o meno usuali per gustare l’offerta espositiva.
Quattordici le mostre, resteranno allestite per tutto il festival, visitabili in sette diversi spazi: dal citato Museo Archeologico alla Società dello stucco di via Cavour 43; dal Politecnico Argonauti, in via Romana 50, allo Spazio di corso Umberto 33, che al solito ospiterà uno degli incontri, quest’anno quello con Uliano Lucas e le sue “Cronache del 900”, in programma per sabato 25 novembre alle 18. Sempre in corso Umberto ma al 51 sta la Galleria del corso, mentre al 166/d c’è lo Spazio Arst, nei locali della vecchia stazione dei pullman. Infine all’11 di via Porto Romano c’è la sede dell’Area marina protetta di Tavolara. Anche qui ci sarà un incontro, mercoledì 29 novembre sempre alle 18. Nell’occasione Domenico Ruiu ed Egidio Trainitto parleranno del libro “Sardegna, 20 fotografi di natura”. Le proposte espositive spaziano da “68, un anno di confine” di Uliano Lucas, importante foto giornalista che ha documentato con attenzione e impegno le vicende di quell’anno cruciale, al bellissimo lavoro di Franco Zecchin “Cavalieri della Mongolia”, già presentato in Sardegna, ormai molti anni or sono, presso gli spazi di Su Palatu a Villanova Monteleone.
Pina Piras presenta “La montagna”, un reportage sul Gran Sasso d’Italia, mentre Serena Carta racconta i rituali del carnevale di Lula in “Su Battileddu”. Marco Navone, con “Messi a fuoco”, espone scatti che ritraggono attori, fotografi, musicisti e scrittori; il fotografo dell’Etnografico di Nuoro Virgilio Piras partecipa con “L’onor del mento”, lavoro dedicato esclusivamente a fotografie di uomini con la barba. “Cronache” sarà un doveroso omaggio a Claudio Gualà, storico fotografo della redazione nuorese della Nuova Sardegna, scomparso di recente. Pierluigi Dessì racconta le periferie con “Confini invisibili”, apprezzato lavoro già esposto, durante l’estate, nell’ambito della manifestazione Cagliari/Paesaggio. Gianni Fasciolo ed Eros Menta presentano “Insulae”, immagini di un sardo e di un siciliano, mentre Alessandro Pirina partecipa con “#Venezia74”, un reportage Instagram sul festival del cinema di Venezia. I fratelli Tarcisio e Angelo Fodde esporranno le loro “Pittografie”, incentrate sul jazz in Sardegna, Pietro Basoccu, con “Captivi”, porta lo sguardo su uno dei carceri della nostra isola. Infine, ci sarà il giovane fotografo portoghese Joao Pina con “Bande giovanili”, lavoro sulle gang di Rio de Janeiro, e la collettiva “Sardegna, 20 fotografi di natura”.
Le mostre saranno aperte tutti i giorni dalle 16 alle 20, con l’eccezione delle esposizioni al Museo Archeologico, che rispetteranno gli usuali orari di apertura e la chiusura del lunedì. Sabato 2 dicembre alle 18, al Politecnico, dove saranno organizzate diverse proiezioni, premiazione del concorso “Tinte fosche”. Sempre al Politecnico si terranno i seminari “Fotografia per bambini”, in collaborazione con Sensibilmente onlus, e “Filtred visions”, con Fabio Serra, Giovanni Corona e Mauro Mendula. La mostra-mercato si terrà domenica 3 dicembre, dalle 9 alle 13, nella Galleria Marchioni in corso Umberto 165.
Quattordici le mostre, resteranno allestite per tutto il festival, visitabili in sette diversi spazi: dal citato Museo Archeologico alla Società dello stucco di via Cavour 43; dal Politecnico Argonauti, in via Romana 50, allo Spazio di corso Umberto 33, che al solito ospiterà uno degli incontri, quest’anno quello con Uliano Lucas e le sue “Cronache del 900”, in programma per sabato 25 novembre alle 18. Sempre in corso Umberto ma al 51 sta la Galleria del corso, mentre al 166/d c’è lo Spazio Arst, nei locali della vecchia stazione dei pullman. Infine all’11 di via Porto Romano c’è la sede dell’Area marina protetta di Tavolara. Anche qui ci sarà un incontro, mercoledì 29 novembre sempre alle 18. Nell’occasione Domenico Ruiu ed Egidio Trainitto parleranno del libro “Sardegna, 20 fotografi di natura”. Le proposte espositive spaziano da “68, un anno di confine” di Uliano Lucas, importante foto giornalista che ha documentato con attenzione e impegno le vicende di quell’anno cruciale, al bellissimo lavoro di Franco Zecchin “Cavalieri della Mongolia”, già presentato in Sardegna, ormai molti anni or sono, presso gli spazi di Su Palatu a Villanova Monteleone.
Pina Piras presenta “La montagna”, un reportage sul Gran Sasso d’Italia, mentre Serena Carta racconta i rituali del carnevale di Lula in “Su Battileddu”. Marco Navone, con “Messi a fuoco”, espone scatti che ritraggono attori, fotografi, musicisti e scrittori; il fotografo dell’Etnografico di Nuoro Virgilio Piras partecipa con “L’onor del mento”, lavoro dedicato esclusivamente a fotografie di uomini con la barba. “Cronache” sarà un doveroso omaggio a Claudio Gualà, storico fotografo della redazione nuorese della Nuova Sardegna, scomparso di recente. Pierluigi Dessì racconta le periferie con “Confini invisibili”, apprezzato lavoro già esposto, durante l’estate, nell’ambito della manifestazione Cagliari/Paesaggio. Gianni Fasciolo ed Eros Menta presentano “Insulae”, immagini di un sardo e di un siciliano, mentre Alessandro Pirina partecipa con “#Venezia74”, un reportage Instagram sul festival del cinema di Venezia. I fratelli Tarcisio e Angelo Fodde esporranno le loro “Pittografie”, incentrate sul jazz in Sardegna, Pietro Basoccu, con “Captivi”, porta lo sguardo su uno dei carceri della nostra isola. Infine, ci sarà il giovane fotografo portoghese Joao Pina con “Bande giovanili”, lavoro sulle gang di Rio de Janeiro, e la collettiva “Sardegna, 20 fotografi di natura”.
Le mostre saranno aperte tutti i giorni dalle 16 alle 20, con l’eccezione delle esposizioni al Museo Archeologico, che rispetteranno gli usuali orari di apertura e la chiusura del lunedì. Sabato 2 dicembre alle 18, al Politecnico, dove saranno organizzate diverse proiezioni, premiazione del concorso “Tinte fosche”. Sempre al Politecnico si terranno i seminari “Fotografia per bambini”, in collaborazione con Sensibilmente onlus, e “Filtred visions”, con Fabio Serra, Giovanni Corona e Mauro Mendula. La mostra-mercato si terrà domenica 3 dicembre, dalle 9 alle 13, nella Galleria Marchioni in corso Umberto 165.
