La Nuova Sardegna

Al Pc sei un guerriero nuragico o aragonese E impari la storia sarda

di Stefano Ambu
Al Pc sei un guerriero nuragico o aragonese E impari la storia sarda

Battaglie virtuali per studiare divertendosi: progetto di Net-Press La prima postazione ospitata alla Game Maker Academy

25 novembre 2017
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La storia si impara a scuola. Ma anche con i videogiochi. L'applicazione di quella che gli esperti di didattica chiamano game based learning (in italiano apprendimento basato sul gioco) è in un tavolo touch da cinquanta pollici che presto potrebbe arrivare nei musei sardi. Un “rinforzo” – per usare un termine psico-pedagogico – per bambini e ragazzini alla scoperta dei tesori del passato. Magari per rispiegare o ampliare quello che hanno appreso passeggiando tra bronzetti nuragici e collanine fenicie. Con il linguaggio che per molti, piaccia o no a mamme e papà, è quello di tutti i giorni: la sfida elettronica attraverso Pc, tablet, smartphone.

La nuova proposta è una postazione che si chiama Ichnuseum ed è stata realizzata dall’associazione Fabbricastorie. Un viaggio a ritroso nella storia dell'isola per scoprire le battaglie di nuragici, cartaginesi, romani, arabi in Sardegna. La ciliegina sulla torta è il gioco didattico chiamato “Ichnos: Bronze and Steel”. Permette di rivivere, sfidando un avversario dalla parte opposta del tavolo, le battaglie che si sono svolte in Sardegna durante l’età del Bronzo e l’età del Ferro, la storia antica e il Medio Evo. «Abbiamo realizzato – spiega l'associazione – il primo scenario che riguarda la battaglia tra nuragici e fenici, più avanti verranno inserite le battaglie tra romani e cartaginesi fino ad arrivare alle battaglie con Aragona. Lo scopo neanche tanto mascherato è quello di insegnare al pubblico (soprattutto ai più giovani) che sulla Sardegna hanno puntato i propri interessi numerosi popoli diversi, invadendo, stanziandosi e mescolandosi in fasi successive, al punto da creare quel miscuglio che oggi rappresenta la popolazione della Sardegna».

Come funziona? Il gioco non è solo un gioco. Oltre la storia, insegna e si propone di incentivare la socialità: i giocatori devono essere due. Ciascuno sfidante controlla una torre e un lato del campo di battaglia. Ogni esercito ha caratteristiche di forza, velocità e resistenza diverse. Il ruolo dei giocatori è perciò simile a quello di due generali che si fronteggiano sul campo di battaglia. Questa attività rappresenta il primo canale di comunicazione dei contenuti didattici. Ogni esercito racconta infatti un pezzo della storia del popolo che rappresenta: dal tipo di truppe coinvolte nelle battaglie si può infatti evincere il livello tecnologico raggiunto dal popolo, la divisione in classi sociali, perfino l’organizzazione politica. A contorno di queste informazioni il gioco ne fornisce altre sotto forma di brevi spiegazioni didascaliche da leggere prima dell’inizio della battaglia.

Il progetto, finanziato dalla Fondazione di Sardegna e prodotto dalla società Net-Press (che a Cagliari, ha aperto la prima scuola di videogiochi Game Maker Academy), segue un trend, quello dell’edutainment, sempre più diffuso nel nord Europa e nei paesi anglosassoni. Obiettivo: accompagnare le esposizioni museali con videogame didattici che aiutino i visitatori a comprendere meglio il senso complessivo di ciò che viene presentato. La postazione realizzata è adatta ad ospitare anche altri giochi dedicati alla storia e alla cultura delll’isola, ma anche altri giochi in possesso dei musei. Al momento il tavolo è ospitato alla Game Maker Academy, la prima scuola orientata allo sviluppo dei videogames in Sardegna.

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