La Nuova Sardegna

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L’arte nell’isola in un volume sul Centro Man Ray

SASSARI. Oggi alle ore 17,30 alla Libreria Messaggerie Sarde, Piazza Castello 11 Sassari, il Centro Culturale Man Ray, presenta il libro “Quel Centro al Centro, un posto in trincea”, di Wanda Nazzari,...

25 novembre 2017
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SASSARI. Oggi alle ore 17,30 alla Libreria Messaggerie Sarde, Piazza Castello 11 Sassari, il Centro Culturale Man Ray, presenta il libro “Quel Centro al Centro, un posto in trincea”, di Wanda Nazzari, grafica e fotografia di Stefano Grassi, prefazione di Maria Paola Masala, postfazione di Mariolina Cosseddu.

Quattrocentocinquanta pagine e più di mille fotografie, oltre vent’anni di storia dell’arte contemporanea in Sardegna, vista attraverso le dinamiche del Centro Man Ray. Un racconto mai monotono, grazie a tanti artisti che hanno dato il loro contributo negli anni. Il libro si avvale dell’apporto storico e scientifico di curatori, storici dell’arte e giornalisti che hanno collaborato con il Centro. Interverranno: Mariolina Cosseddu, critica d’arte; Wanda Nazzari, artista; Monica Solinas, artista e docente del Liceo Artistico Figari; Igino Panzino, artista; Fausto Siddi, attore. Postfazione a cura di Mariolina Cosseddu. Dentro il libro si può entrare da più ingressi, si possono seguire differenti itinerari, visivi e testuali, ci si può muovere zigzagando, persino cominciare dalla fine. Nato per celebrare l’anniversario dell’attività del “Man Ray”, il volume è, in realtà, un “reportage” mentale che colloca nella realtà storica e non più solo aneddotica le vicende culturali di un ancora vitale centro artistico.

Un diario non solo di fatti e avvenimenti, quello scritto da Wanda Nazzari e documentato dalle immagini di Stefano Grassi, quanto di idee, di riflessioni, di scommesse e di azzardi, di sfide e rinunce, che delineano un grande collage dentro cui si legge, tessera dopo tessera, la storia dell’arte in Sardegna di questi ultimi decenni. Il “Man Ray” è, di fatto, il caleidoscopio attraverso cui Wanda Nazzari ha cercato la propria libertà e indipendenza intellettiva, la propria appassionata visione dell’arte e della vita.

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