La Roma criminale nel romanzo di Ales
Lo scrittore e giornalista torna il libreria con “Quinto round”, sui cartelli mafiosi della capitale
02 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA
ROMA. Dalle palestre di riscatto e di clan di Ostia ai combattimenti in strada senza regole la distanza è corta. Come quella che separa il litorale di Roberto Spada da Roma Nord e la realtà dal romanzo. Gianluca Ales torna a raccontare la capitale criminale con un capodanno di sangue che anticipa quello vero. “Quinto Round” è la seconda opera dell’inviato di Sky Tg24 dedicata alle mafie, in particolare quelle straniere, delle quali si parla meno anche tra le inchieste sul Mondo di Mezzo e quelle sulle “famiglie” e del Lazio meridionale. «C'è chi pensa di lottare per il denaro e chi per la gloria. La verità è che nella notte nera e disperata di Roma tutti lottano per una sola cosa: la vita», è l’epigrafe che introduce il seguito ideale di “Una notte sbagliata”.
Tornano il russo Padorin dal passato violento e i cinesi delle Triadi, capeggiati da un raffinato e spietato colletto bianco con una compagna alla quale lo lega un patto scabroso. Tutto dovrà risolversi in cinque round, nel romanzo edito da Imprimatur: su un ring improvvisato in un hangar fatiscente si svolge un combattimento clandestino in cui vale tutto. Uno scontro definitivo tra due uomini costretti dalla vita e dalle circostanze a salire su quel quadrato e a combattersi senza pietà. Perché solo chi vincerà potrà tornare a casa. Contemporaneamente un'altra battaglia, quella per il controllo dei traffici illeciti delle zone più ricche di Roma, sveglia la capitale con un “capodanno di sangue”. In una sola notte sono stati messi in fila undici morti ammazzati. La risposta dello Stato, con arresti e l'annuncio della decapitazione del cartello criminale che controlla mezza città, non convince però il commissario Avitabile: il caso non è chiuso.
Tornano il russo Padorin dal passato violento e i cinesi delle Triadi, capeggiati da un raffinato e spietato colletto bianco con una compagna alla quale lo lega un patto scabroso. Tutto dovrà risolversi in cinque round, nel romanzo edito da Imprimatur: su un ring improvvisato in un hangar fatiscente si svolge un combattimento clandestino in cui vale tutto. Uno scontro definitivo tra due uomini costretti dalla vita e dalle circostanze a salire su quel quadrato e a combattersi senza pietà. Perché solo chi vincerà potrà tornare a casa. Contemporaneamente un'altra battaglia, quella per il controllo dei traffici illeciti delle zone più ricche di Roma, sveglia la capitale con un “capodanno di sangue”. In una sola notte sono stati messi in fila undici morti ammazzati. La risposta dello Stato, con arresti e l'annuncio della decapitazione del cartello criminale che controlla mezza città, non convince però il commissario Avitabile: il caso non è chiuso.
