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il vernissage 

Oggi Ales ricorda il suo Gramsci con la mostra “Re-generation”

Oggi Ales ricorda il suo Gramsci con la mostra “Re-generation”

ALES. Il 22 gennaio 1891 nasceva ad Ales Antonio Gramsci, figura chiave del panorama culturale e politico internazionale. A ottant’anni dalla sua morte, l’amministrazione Comunale del paese che gli...

02 dicembre 2017
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ALES. Il 22 gennaio 1891 nasceva ad Ales Antonio Gramsci, figura chiave del panorama culturale e politico internazionale. A ottant’anni dalla sua morte, l’amministrazione Comunale del paese che gli ha dato i natali omaggia l'illustre concittadino attraverso un progetto artistico: un'opera corale che ha coinvolto attivamente la comunità e indagato su luoghi, storie e tempi del vivere contemporaneo. Le strade, le piazze, le case, i luoghi d’incontro e di lavoro degli abitanti di Ales sono infatti diventati l’inedito e originale set del videoartista Gaetano Crivaro e del fotografo Romolo Eucalitto, che hanno tessuto una composizione narrativa della comunità locale: le foto e i videoritratti verranno presentati oggi alle 18 in occasione di “Re-generation”, la prima mostra allestita nella rinnovata casa natale di Antonio Gramsci (Spazio Antonio Gramsci, diretto da Angelo Figus).

Il titolo della mostra abbraccia significati connessi all’idea di rinascita e rigenerazione dello spazio, combina concetti afferenti alla storia e alla contemporaneità, alla tradizione e all’innovazione, alla relazione tra le generazioni passate e presenti della comunità alerese, unite in un unico grande progetto artistico.

“Listening Bodies” di Gaetano Crivaro, trae ispirazione da alcuni passi di una lettera scritta da Gramsci alla cognata Tatiana: «Ho ricevuto le fotografie dei bambini – dice la missiva – e sono stato molto contento, come puoi immaginare. Sono stato anche molto soddisfatto perché mi sono persuaso coi miei occhi che essi hanno un corpo e delle gambe; da tre anni non vedevo che solo delle teste e mi era cominciato a nascere il dubbio che essi fossero diventati cherubini senza le alette agli orecchi». Crivaro rilegge le parole di Gramsci che divengono suggestione e alimentano la sua spinta creativa, percorre le strade di Ales, instaura un dialogo con i passanti. Di fronte all’obiettivo della sua macchina si alternano gli aleresi di oggi, non semplici attori stanti, ma corpi in ascolto e al contempo casse di risonanza dei ricordi d'infanzia del grande pensatore.

Con “Ales Faces” Romolo Eucalitto realizza invece un ritratto collettivo della comunità locale. I volti in primissimo piano della gente, incontrata durante la sua permanenza nel paese, si alternano a scene di vita quotidiana. Attraverso i suoi scatti Eucalitto documenta la Ales di oggi, per dar forma a un grande mosaico di sguardi, gesti ed emozioni.

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