La Nuova Sardegna

Salvatore Mereu racconta la Cagliari dei migranti

di Marco Vitali
Salvatore Mereu racconta la Cagliari dei migranti

Il regista di Dorgali apre oggi la rassegna con la pellicola “Futuro prossimo” Il concorso è destinato esclusivamente alle produzioni in lingue minoritarie

04 dicembre 2017
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CAGLIARI. Torna l’appuntamento con il grande cinema che guarda e racconta le minoranze, in particolare quelle linguistiche: da oggi a sabato 9 dicembre sarà ancora Babel Film Festival, il primo concorso cinematografico internazionale destinato esclusivamente alle produzioni in lingue minoritarie.

Appuntamento con le proiezioni mattutine e pomeridiane (dalle 9.30 alle 19) alla Cineteca Sarda di viale Trieste 126; mentre quelle serali (dalle 20.30) saranno ospitate all’Auditorium comunale di piazza Dettori.

Doppia proiezione e doppio incontro con gli autori oggi per la prima giornata. All’Auditorium Comunale a partire dalle 19,30 si terrà l’inaugurazione del festival con gli interventi di Giuseppe Dessena, assessore regionale alla Cultura, Paolo Frau, assessore comunale alla Cultura, e dei direttori artistici Antonello Zanda, Tore Cubeddu e Paolo Carboni.

A partire dalle 20,30 il via alle proiezioni: si comincia con il cortometraggio di Salvatore Mereu “Futuro prossimo”, recitato in yoruba, sardo e italiano con sottotitoli in italiano. Il corto, girato a Cagliari tra il Poetto e via Roma, è stato realizzato insieme agli studenti dell’Università di Cagliari grazie a un progetto dell’ateneo, e presentato in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia 2017 nella sezione “Orizzonti”. Racconta la storia di Rachel e di Mojo, che durante il giorno vagano per la città alla ricerca di un lavoro che non si trova. Di notte, invece, trovano riparo in uno dei casotti di uno stabilimento balneare del litorale.

Alle 21 buio in sala per alcuni estratti del film “Subtitles heroes” di Franco Dipietro. Il documentario punta l’obiettivo su un gruppo di adolescenti che nel 2006 ha creato quella community che, oggi, è un punto di riferimento per tutti i fanatici di film e Serie Tv in lingua originale non doppiati. Il fansubbing, come viene definita la traduzione spontanea a opera di fan, è un lavoro duro e lungo, che richiede abilità in vari campi. Questo lavoro è svolto da ogni componente della community a titolo assolutamente gratuito.

Al termine delle proiezioni, i registri incontreranno il pubblico in sala.

Il Festival è articolato in due sezioni: Sezione ufficiale e Sezioni collaterali. La prima ospita film parlati nelle lingue minoritarie con una presenza superiore al 50% del parlato complessivo. I film sono valutati e giudicati dalla giuria Babel, composta da 7 membri nominati dal Babel Film Festival, che assegna i premi per miglior lungometraggio (documentario o fiction di durata superiore ai 45 minuti), miglior cortometraggio fiction (non superiore a 45 minuti di durata), miglior documentario (non superiore a 60 minuti). La seconda affida a diverse giurie i film parlati nelle lingue minoritarie con una presenza inferiore al 50% del parlato complessivo. Tra le nove giurie che visioneranno i film destinati alla loro sezione (ognuna delle quali assegnerà un premio specifico), anche una giuria composta da studenti universitari iscritti all’Università di Cagliari e una formata da richiedenti asilo.

Registi, operatori culturali, studiosi, esperti di lingue minoritarie, musicisti e critici saranno ospiti di questa quinta edizione del Babel. Tra gli altri: Laura Delli Colli, giornalista e scrittrice; Peter Forgacs, regista ungherese; Abeer Nehme, musicologa e cantante libanese; Gary Funk, direttore dell’European Minority Film Festival di Husum (Germania); Mario Piredda, David di Donatello per il miglior cortometraggio nel 2017.

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