La Nuova Sardegna

Il sardo Davide Schirru in finale allo Zecchino d’Oro

di Mario Frongia
Davide Schirru e Matilde de Marco canteranno la canzone di Bobby Solo "Bumba e Zumba"
Davide Schirru e Matilde de Marco canteranno la canzone di Bobby Solo "Bumba e Zumba"

Sabato il bimbo di San Sperate all’Antoniano canterà con Matilda "Bumba e Zumba" scritta da Bobby Solo

05 dicembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SAN SPERATE. Un sottile e prezioso filo verde che annoda genuinità, passione, una mamma e una zia a prova di concorso musicale. In aggiunta, tifo familiare da finale di Champions. E ovviamente, una voce che funziona. Davide Schirru vola alla “bella” dello Zecchino d’Oro.

E lo fa con la giusta dose di allegria e spregiudicatezza. A otto anni, la Juve e Dybala nel cuore («Ma tifo anche il Cagliari!»), Fedez e Rovazzi come idoli musicali, non si può né si deve pretendere di più. Il sogno è in corso d’opera: sabato all’Antoniano, Davide si gioca tutto con “Bumba e la Zumba”, brano scritto da Bobby Solo, sì, proprio lui, e Alberto Zeppieri. In coppia con la toscana Matilde de Marco, dieci anni di Firenze, il primo bimbo di San Sperate allo Zecchino, va a caccia del titolo: «Non mi arrendo, ci provo fino a che non vado in finale» la parola d’ordine del recente passato.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.16205436:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16205436:1653433726/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Figlio di Alberto, finanziere, e di Gianna Caria («Mamma a tempo pieno di cinque figli, dirigo il Piccolo coro di San Sperate con mia sorella Sara, diploma in pianoforte al Conservatorio di Cagliari e a un passo dalla laurea in Composizione e direzione di coro»), Davide è al terzo tentativo. Negli anni scorsi ha superato le selezioni senza centrare la “bella” per un soffio.

«Quest’anno ha colto l’obiettivo. Mio figlio è sempre nei migliori venti. Una sua foto? Vivace e determinato» dice orgoglioso papà Alberto. Mamma Gianna annuisce. E spiega: «Davide canticchia da quando aveva tre anni. L’ho inserito nel nostro coro e a cinque anni ha preso parte al percorso che porta a Bologna». Nelle eliminatorie ha cantato “Sono un bambino terribile” e il 23 luglio scorso a Golfo Aranci, passate il test isolano, ha scelto le canzoni “Quel bulletto del carciofo” e “Kyro”. Il brano “Bumba la zumba” l’ha scelto la direttrice del Piccolo coro dell’Antoniano, Sabrina Simoni. Un simpatico tormentone su capi tribù e dintorni che in casa Schirru cantano ad oltranza: «Ce l’abbiamo scolpito in testa!».

Davide è tra i sedici finalisti indicati dalla giuria guidata da Peppe Vessicchio, maestro di lungo corso al Festival di Sanremo, direttore artistico della rassegna e testimonial di “Operazione Pane”. La campagna di raccolta fondi di Antoniano onlus, patrocinata da Rai Responsabilità sociale, è rivolta a quanti vivono in povertà: «Forniamo i pasti, oltre 90mila finora, in sedici mense francescane in Italia. Un sms al 45511 è utile per sostenere la rete di mense» rimarca Vessicchio. Insomma, Zecchino solidale. Musica che avvicina, adulti e no. Note che associano entusiasmi e fanciullezza. Con dinamiche semplici e genuine: il coro di San Sperate, due prove a settimana, vive grazie all’impegno gratuito delle docenti e degli appassionati. E nel 2015 si è trasformato in associazione: «Siamo nel circuito nazionale dell’Antoniano, abbiamo preso parte al raduno di Verona e l’anno prossimo saremo a Folgaria. Davide? Gli piace cantare. Tutto è iniziato per gioco, è stato bravo e testardo. Ora si diverte nel nostro coro con gli altri 50 ragazzini dai 3 ai 14, 16 anni di San Sperate, Capoterra, Selargius e Decimomannu», dice Gianna Caria. Cultura sana, territorio, vitalità e buone pratiche. La storia siamo noi, canta De Gregori. «Da grande? Mi piacerebbe fare il comico e il calciatore. Il ruolo? Difensore centrale» precisa Davide.

In casa Schirru, intonano la “Bumba” le sorelle gemelle di 11 anni, Elena e Sara, la sorella Silvia di 14, il fratello Fabio di 16. Il coro? I nonni, Cristina e Puccio, Aldo e Giulietta: fan scatenati, presenti anche a Bologna. «Cosa vorrei se vincessi lo Zecchino d’oro? L’Overboard e una grigliata di carne con le patatine fritte cucinate da mia madre» dice il finalista tutto d’un fiato. Mamma Gianna conferma: «Va matto anche per dolci e pasticcini». Palla al centro: alle 16.40 di sabato 9 dicembre su Rai Uno va in scena la finale della rassegna numero sessanta. Davide ci crede. San Sperate, e non solo, è al suo fianco.
 

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative