La Nuova Sardegna

Alla rassegna “To be in jazz” il tributo a Django Reinhardt

Alla rassegna “To be in jazz” il tributo a Django Reinhardt

Prosegue domani al Civico di Sassari il festival con i consueti concerti aperitivo Alle 11 e alle 19.30 omaggio al grande chitarrista proposto da Pino Jodice e l’Ojs

09 dicembre 2017
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SASSARI. Prosegue domani al teatro Civico di Sassari il festival “To be in jazz: i concerti aperitivo”, organizzato dall’associazione Blue Note Orchestra. Dopo il successo del primo appuntamento sarà l’Ensemble dell'Orchestra Jazz della Sardegna (Ojs) a tornare sul palco (alle 11 e in replica alle 19.30) sotto la direzione del pianista, compositore e arrangiatore Pino Jodice per presentare al pubblico “Tribute to Django”, omaggio al grande chitarrista Django Reinhardt. «Il progetto non vuole essere una celebrazione o imitazione nostalgica dei brani di Django – dice Iodice – ma piuttosto una rielaborazione in chiave moderna delle composizioni più belle del vasto repertorio di questo grande musicista». Pino Jodice oltre ad aver curato gli arrangiamenti del progetto e a dirigere la big band sarda suonerà il pianoforte nei concerti sassaresi. «Questa immersione totale nel progetto – prosegue – è un'esperienza unica. Grazie all'Ojs e a questo festival, che è uno dei pochi in Italia che consente di poter scrivere e lavorare per un’orchestra, ho avuto l'opportunità di affrontare i celebri temi del gigante del “Jazz Manouche” arrangiati per small band».

Insieme a Jodice saranno altri 11 gli elementi sul palco a eseguire i rigorosi arrangiamenti dei temi di Django: Juan Carlos Albelo (violino), Antonio Pitzoi (chitarra), Gian Piero Carta (sax contralto e clarinetto), Massimo Carboni (sax tenore), Marco Maiore (sax baritono), Luca Uras (tromba), Giovanni Sanna Passino (tromba), Gavino Mele (corno), Salvatore Moraccini (trombone), Alessandro Zolo (contrabbasso), Luca Piana (batteria). «Abbiamo inserito nell'organico dell’orchestra il violino – conclude Iodice – perché è uno strumento fondamentale per evocare i celebri scambi strumentali e i duetti tra Django e Stéphane Grappelli. Il violino sarà quello del talentuoso cubano Juan Carlos Albelo la chitarra solista sarà invece quella del bravissimo sassarese Antonio Pitzoi. Gli arrangiamenti valorizzano comunque anche gli altri componenti dell'organico in un concerto in cui tutta l’orchestra è protagonista. Questo lavoro ha per me anche un significato simbolico, perché si ispira a un'artista che ha fatto di un suo difetto un punto di forza. Django divenne un virtuoso della chitarra e un caposcuola del jazz pur avendo una grave menomazione alle dita della mano sinistra a causa di un incidente avuto da ragazzino. È importante ricordare Django, la sua musica fa parte di diritto della tradizione europea del jazz a cui ha regalato un sound arricchito di influenze tzigane, classiche e della tradizione mitteleuropea».

Al termine del concerto mattutino, a cura del Museo del Vino di Berchidda artisti e pubblico potranno incontrarsi al consueto aperitivo con la presentazione dei prodotti del caseificio Fogu di Oschiri, del panificio/pasticceria Madrigosas di Olmedo e dei produttori legati a Campagna Amica di Coldiretti. I vini offerti in degustazione saranno quelli delle Tenute Soletta di Codrongianos. Oltre la musica e l'enogastronomia il festival “To be in jazz” propone anche altri appuntamenti. E' visitabile per tutto dicembre una mostra fotografica itinerante che coinvolgerà i negozi del centro storico e un percorso a tema sulla musica Jazz proposto dai ristoranti La Volpe e l'Uva, il Covo del Conte, la Vineria Tola e la trattoria L'Assassino che durante i fine settimana di dicembre proporranno i cosiddetti “Menu Jazz” dedicati alla manifestazione. (mo.de.m)

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