La Nuova Sardegna

Dolci, passiti, moscati La nuova sfida dell’isola

di Pasquale Porcu
Dolci, passiti, moscati La nuova sfida dell’isola

Da Tempio a Sorso, da Alghero a Badesi ecco i prodotti di qualità

09 dicembre 2017
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Tempo di Natale, tempo di vini dolci passiti. C'è chi, per una brutta abitudine, continua ad accompagnare il panettone con gli spumanti brut. Per fortuna in Sardegna abbiamo a disposizione una vasta scelta di vini passiti ma anche di spumanti dolci. E, allora, partiamo da questi ultimi. La scelta cade obbligatoriamente sul Moscato spumante della Cantina Gallura di Tempio. Quest'anno, a causa delle condizioni meteo, la produzione ha toccato i minimi storici, Ma qualcosa nelle enoteche si riesce a trovare, Dolce ma non stucchevole, il Moscato della Cantina Gallura di Tempio è un must: non è Natale senza queste bollicine che piacciono a uomini e, soprattutto, donne. Per accompagnare panettoni, pandori ma anche pasticceria secca regionale. Della stessa tipologia esiste anche uno spumante dolce nella Cantina del Vermentino e delle Vigne di Piero Mancini. Ma se volete fare stravizi potete scegliere un passito che accompagni bene i dolci ma anche un buon formaggio erborinato o anche un Fiore Sardo invecchiato.

Qui la scelta è davvero ampia. A partire dal Cannonau passito per eccellenza: l'Anghelu Ruju di Sella& Mosca di Alghero. Premiato in mille concorsi (da Vinitaly al Grenache du Monde) potete anche non preoccuparvi dell'annata: hanno tutti un lungo affinamento e sono tutti uno migliore dell'altro. Perfetto come vino da conversazione, a fine pasto, accompagna dolci e formaggi dal sapore deciso.

A proposito di Cannonau, la novità attesissina dai palati fini, si chiama “Lichittu” 2015, 16 gradi alcol, arriva in questi giorni in enoteca. Lo produce l'azienda Li Seddi di Badesi e porta la firma dell'enologo Dino Addis: da provare. Raffinato ed elegante anche Il Sole di Surrau, un passito ottenuto da uve Vermentino accuratamente fatte appassire. E' Vermentino passito anche il nobile Kentales dell'azienda Chessa di Usini: produzioni piccole ma assai raffinate

Ma quando si parla di vini dolci non si può non parlare del Moscato di Sorso e Sennori: nettare di ineguagliabile bontà, fiore all'occhiello dell'enologia sarda. Per andare a colpo sicuro scegliete pure le produzioni della Conftaternita del Moscato per avere il classico vino da cerimonie, perfetto con gli amaretti, insuperabile con le copulette di Ozieri e le tiricche. Della stessa tipologia il Moscato che produce Nuraghe Crabioni e quello Montevorte di Paolo Fresu (omonimo del jazzista): naso fine, sapore di miele, frutta secca e datteri. Buono e con un ottimo rapporto tra qualita e prezzo è anche il Moscato di Cagliari della Cantina di Dolianova che potete trovare nelle migliori enoteche della Sardegna. Ma quando si parla di vini da dessert e passiti il pensiero corre a due classici e pluripremiati vini sardi: l'Angialis di Argiolas e il Latinia della Cantina di Santadi. Due vini che non mancano mai nelle tavole dei gourmet sardi. Una chicca da bere subito è il Monteluce, da uve nasco appassite, un nettare unico non solo in Sardegna, un capolavoro di eleganza, da degustare in silenzio con la compagnia giusta.



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