La Nuova Sardegna

Enrico Costa, la sua Sassari rivive in una mostra

Enrico Costa, la sua Sassari rivive in una mostra

Da venerdì al 15 gennaio nell’archivio storico comunale un percorso sulla statuaria della città

13 dicembre 2017
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SASSARI. Enrico Costa, la figura dello storico e del letterato e le atmosfere di Sassari da lui narrate, rivivono da venerdì prossimo al 15 gennaio all’Archivio storico comunale nella mostra “Vivo. Come una statua”: un percorso espositivo che esplora il tema della statuaria urbana a Sassari e le sue possibili evoluzioni e sviluppi. L’iniziativa è ideata e promossa dal circolo culturale Aristeo in collaborazione con l’Archivio Storico comunale. L’allestimento è curato graficamente da Stefano Serio, il percorso espositivo da Simonetta Castia, Stefania Bagella e Paolo Cau. In questi anni Aristeo, in sinergia con importanti istituzioni cittadine, ha svolto un’intensa attività di analisi storica e socio-economica della Sassari di fine Ottocento, in particolare delle dinamiche che hanno interessato il centro urbano tra il Risorgimento e l’inizio del Novecento. Un ricco lavoro che ha trovato il minimo comune denominatore nell’immagine e nell’opera del Costa, tramite mostre, convegni e viaggi emozionali come le celebri “passeggiate”, ideate nel 2004.

La mostra intende evidenziare il valore civico delle sculture a tutto tondo, opere che, nell’ottica degli organizzatori, proiettano nell’eternità i personaggi raffigurati, icone senza tempo e oggetto dello sguardo e percezione, nella loro bellezza e soggettività, legata all’emozione di chi osserva. Ad accompagnare la lettura d’insieme dei pannelli, all’interno delle teche espositive, sarà un percorso creato attraverso interessanti proposte di realizzazione di monumenti e di opere in città, progetti talvolta mai attuati. Il tema della statuaria urbana a Sassari sarà esplorato con sguardo attento alla volontà, da parte del neonato “Comitato cittadino”, di realizzare una statua in piazza Fiume per “Enrichetto”: un’icona fuori dagli schemi di un’immobilità solenne e retorica, ma capace di descrivere il personaggio in modo dinamico e reale, quasi fosse vivo, nell’atto di passeggiare in un luogo simbolo, al centro delle Appendici e di fronte alla sua “casetta”. Per comprendere meglio l’idea, un video presenterà in successione esempi significativi di statue urbane contemporanee non monumentali, che raffigurano personaggi famosi e a volte anonimi, da Umberto Saba a Trieste alla figura di Pessoa a Lisbona.

Enrico Costa è una delle più grandi figure di intellettuale che la città di Sassari abbia mai espresso, e incarna, al contempo, le istanze progressiste, di crescita culturale ed economica del suo tempo.

«Aristeo ha scelto questa “buona figura pensosa” per trarne l’icona di un testimone-testimonial sassarese, ruolo meritato sul campo che, ci piace pensare, Enrico Costa avrebbe gradito – ha spiegato Simonetta Castia –. Questo perché si avverte la sensazione e l’emozione di un Costa che racconta, come una persona che conosce bene le storie ufficiali e le mescola con i “pettegolezzi”, con l’entusiasmo partecipe del compagno di una passeggiata e in maniera non sempre storicamente ineccepibile, come opinano i critici». Per questo, per l’amore per “la sua diletta Sassari” e l’orgoglio di essere cittadino sassarese, Enrico Costa esprime il genius loci della città vecchia e, trasportato al presente, impersona una figura simbolica piena di spirito civico. L’ingresso è gratuito, con apertura dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.



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