La Nuova Sardegna

«Nel nuovo disco la luce e i colori della Sardegna»

di Sebastiano Depperu
«Nel nuovo disco la luce e i colori della Sardegna»

Il chitarrista presenta l’ultimo album,“Nor-Ghid” Oggi e domani live a Bassacutena e Liscia di Vacca  

16 dicembre 2017
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Dopo la candidatura alle nomination ai “Grammy Awards”, Roberto Diana, chitarrista lurese classe 1983, torna nella sua terra per alcune date in collaborazione con il musicologo Sandro Fresi. «L’esperienza dei Grammy – spiega Diana – è stata molto illuminante, sono entusiasta di dove “Raighes Vol 2” sia arrivato da totale indipendente e ricevere l’invito della Recording Academy all’evento di gennaio che andrà in diretta alla Cbs mi ha fatto molto piacere». Il musicista è arrivato a un passo dalla cinquina finale che lo avrebbe portato a concorrere per il Grammy (l’Oscar internazionale della musica) nella categoria per la musica strumentale. Per lui, che arriva da altre due candidature agli Oscar della musica indipendente (con “Raighes vol. 1” nel 2013 e “Live al Whisky a Go Go” nel 2016) sarebbe stata una gran bella occasione. Il suo ultimo disco “Raighes Vol 2” era stato ammesso ai 60th Grammy Awards come Best contemporary instrumental album. Ma il giovane sardo lavora incessantemente e dà anima e corpo alla musica.

Chiuso un lavoro se ne apre un altro. Dopo le tournée nel nord Europa, c'è un tuffo nella terra d'origine con un pezzo da novanta. Nasce, così, la collaborazione con Sandro Fresi per “Nor Ghid” (luce felicità), un concerto per sole corde e tasti, un concerto di composizioni originali che indagano con gusto contemporaneo le sonorità ancestrali della Sardegna e del suo mare, solcando abissi temporali e territori dell'anima, sprigionando una bellezza senza età. Riguardo al progetto “Nor Ghid”, Roberto Diana racconta che è «sempre stato un grande fan di Sandro Fresi, fin da ragazzino quando muovevo i primi passi nella musica lui era uno di quelli da cui ad ogni suo concerto o disco imparavi qualcosa e lo è anche ora. Faremo dei concerti in cui le mie note si incroceranno con le sue e i nostri strumenti si fonderanno in composizioni originali. Chi ha già partecipato alla prima tappa ha sentito strumenti inusuali, antichi e ancestrali facenti parte della tradizione, sarda, corsa e non solo».

In scena, dunque, assieme ai due musicisti compaiono la ghironda, l’organetto medioevale, l’harmonium e il weissenborn. Le loro note si uniscono per regalare al pubblico brani dei due compositori sardi come, tra i tanti, “S'astore” e “Looking For” (di Roberto Diana) e “S’arté” e “Moresca” (di Sandro Fresi), assieme ai brani della tradizione sarda rivisitati per l’occasione. «La collaborazione con Roberto – aggiunge Sandro Fresi – nasce da una stima reciproca e dalla curiosità di conoscere il percorso, anche interiore, che ognuno ha compiuto; questo, indagando le proprie radici, partendo magari da territori musicali differenti. Il piacere di condividere in un percorso, al momento totalmente acustico e quasi essenziali, le sonorità dell'isola e del suo mare, utilizzando armonie arcaiche che si fondono con la tecnica raffinata delle chitarre di Roberto e il suono senza tempo di una ghironda o di un piccolo harmonium. La filosofia del progetto è forse racchiusa nel nome che abbiamo voluto dargli, nor ghid, antico nome del paese di Norbello, in fenicio nor=luce, ghid=fortuna o felicità, quella che noi in qualche modo perseguiamo».

La presentazione del progetto musicale è avvenuta con grande successo nei giorni scorsi nella chiesetta di Santa Giusta, a Loiri Porto san Paolo. Applausi a scena aperta per Diana e Fresi, immersi, soli e persi nelle loro note. Dopo il successo della seratadi presentazione e il concerto di ieri sera a Tempio Pausania nei locali del nuovo Spazio Faber, sono in programma altre tappe in giro per la Gallura. Stasera alle 18.30, ad esempio, i due si esibiranno a Bassacutena nella chiesa parrocchiale. E domani alle 19 saranno a Liscia di Vacca-Arzachena nella chiesa di Nostra Signora di Bonaria.

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