La Nuova Sardegna

Il grande ritorno di Ilaria Satta: «Un libro può salvarti la vita»

di Fabio Canessa
Il grande ritorno di Ilaria Satta: «Un libro può salvarti la vita»

La scrittrice sassarese, fenomeno su Wattpad, in libreria con “Ti aspetto”. Un nuovo capitolo dei personaggi del primo romanzo “Aspettavo te”

12 gennaio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Un libro può salvarti, essere la spinta decisiva per uscire da un momento difficile, per riprendere in mano la propria vita. Ne è fermamente convinta Ilaria Satta. Lo scrive nei ringraziamenti del suo primo romanzo “Aspettavo te” – pubblicato prima a puntate su Wattpad e in seguito al grande successo (oltre 500mila visualizzazioni) come ebook e in formato cartaceo – dove racconta della sua passione per la scrittura, diventata una sorta di anali privata da adolescente e abbandonata per troppi anni tra gli impegni quotidiani prima di capire che riprendere a scrivere era una necessità.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.16343820:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16343820:1653487073/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Scrivere per capirsi meglio, ma non solo. Raccontare di personaggi che aveva inventato da giovanissima sulla spinta dell'amore per le storie di ragazzi lette su manga e viste nelle serie animate. Sono nati così i protagonisti di quel primo romanzo che a meno di un anno dalla pubblicazione ha già avuto un seguito: “Ti aspetto”. Un altro consistente volume, 324 pagine, per sviluppare un racconto costruito attorno a quattro personaggi principali. Insieme a Sarah e Akira, al centro del primo libro, tornano e acquistano maggiore spazio Linda e Raoul: «Due coppie – spiega l'autrice sassarese – ma diverse tra loro: una più romantica e sognatrice. L'altra più tormentata, formata da due uragani, con un continuo tira e molla. Descrivo l'estate dopo il diploma delle ragazze, i ragazzi sono un po' più grandi. Vacanze movimentate, un periodo di sogni, conferme e delusioni. Tema importante anche la lontananza, con la difficoltà e gli equivoci ad essa collegati». Storie molto amate da un pubblico giovane, ma non solo, quelle di Ilaria Satta, costruite tenendo conto anche dei pareri di chi la segue attraverso i social. Finestra di promozione dei suoi lavori, senza bisogno di tour di presentazioni nelle librerie. «Mi è stato chiesto di scrivere di più dei personaggi secondari molto apprezzati, soprattutto Linda, da chi ha letto il primo romanzo. Così ho anche raddoppiato i punti di vista: se prima erano due, quelli di Sarah e Akira, in questo caso la struttura prevede un intreccio a quattro voci con capitoli alternati».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.16343819:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16343819:1653487073/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Inevitabili le maggiori difficoltà nella gestione della narrazione, difficoltà che si sono trasformate in una sfida in più per l'autrice sassarese. «Mentre immaginavo la storia a grandi linee, strada facendo ho deciso quale parte far raccontare a chi. La difficoltà principale sta nel non essere ripetitivi e intrecciare quattro teste senza creare contraddizioni o errori di attribuzione di frasi a personaggi diversi. Sono comunque molto soddisfatta del risultato finale. Avevo paura del paragone con il primo, che molti lo giudicassero non all'altezza, e invece sta piacendo forse di più». Merito dei personaggi nei quali è facile identificarsi per tante giovani, perché il pubblico di Ilaria Satta e costituito in larga parte da lettrici. «In tutti i personaggi, da Sarah ad Akira e da Linda a Raoul, c'è un parte di me e del mio carattere – spiega la scrittrice – Sono più giovani, però ho ovviamene molti ricordi di quando ero teenager e poi sono convinta che mi sia d'aiuto aver letto diversi manga con storie legate a quella fascia d'età». E chi ha già divorato “Ti aspetto” non vede l'ora di leggere il prossimo. Un terzo romanzo che dovrebbe chiudere, secondo le intenzioni di Ilaria Satta, il percorso di questi personaggi.


 

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative