La Nuova Sardegna

I discorsi che hanno cambiato la storia

I discorsi che hanno cambiato la storia

Da Gandhi e Martin Luther King sino a Steve Jobs e Barack Obama nel libro di Lioni e Fina

13 gennaio 2018
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SASSARI. “I grandi discorsi che hanno cambiato la storia” (Newton Compton Editori, 318 pagine, 10 euro) è un libro in cui Gianluca Lioni e Michele Fina) hanno raccolto i discorsi pubblici di grandi personaggi – da Gandhi a Mandela, da Martin Luther King a Enrico Berlinguer a Steve Jobs – che con le loro parole hanno cambiato la storia.

Sì, perché anche con la voce si può scrivere la storia. In tutte le epoche vi sono stati personaggi in grado di incidere, oltre che con le imprese, anche con i discorsi. In alcuni casi sono stati eventi eccezionali, inscritti nelle tradizioni di grandi religioni e filosofie, come il Discorso della montagna di Gesù o il Discorso di Varanasi del Buddha. In altri sono stati discorsi coraggiosi pronunciati davanti a temibili accusatori, come accaduto a Galileo.

Particolarmente famose e influenti sono state le parole di condottieri e leader politici, da Pericle ad Alessandro Magno, da Napoleone a John F. Kennedy, solo per citarne alcuni vissuti in secoli diversi. Gli scritti successivi, le testimonianze raccolte o, nella modernità, i potenti mezzi di comunicazione hanno amplificato la portata di questi discorsi. Talvolta è rimasta indelebile una frase, come per Martin Luther King («I have a dream»), o per Steve Jobs («Stay hungry, stay foolish»).

Il libro di Lioni e Fina presenta i personaggi più importanti che hanno interpretato i bisogni e i sentimenti dei loro popoli o lanciato sfide alla società e al potere costituito, e che sono rimasti nella storia anche grazie al loro pensiero manifestato con forza di fronte a grandi masse di donne e uomini.

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