La Nuova Sardegna

Le avventure del giovane Ian Aranill

di Fabio Canessa
Le avventure del giovane Ian Aranill

Bonelli pubblica “Senzanima”, prequel della serie dedicata al cavaliere di Dragonero

13 gennaio 2018
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«Nei due anni precedenti il giorno della mia salvezza, perché così mi piace ricordarlo, prima che la mano di mio nonno Herion mi strappasse da quell'inferno, io vissi una delle più incredibili avventure che a un ragazzo di campagna possa mai capitare di vivere». Parole dal diario di Ian Aranill, prima che diventasse il cavaliere conosciuto in Dragonero.

Un passato, quello del personaggio centrale della serie fantasy della Sergio Bonelli Editore, che sbarca in libreria con un volume intitolato “Senzanima” (cartonato a colori, 80 pagine, 16 euro) pensato come un prequel rispetto alla serie regolare che ha superato i cinquanta numeri. L'inizio di un nuovo ciclo di avventure incentrato su Ian Aranill da giovane, in particolare sul periodo in cui scappato di casa si unisce a un gruppo di mercenari: la compagnia dei Senzanima. La storia raccontata in questo volume speciale, con sceneggiatura di Luca Enoch e disegni di Mario Alberti, ha un carattere introduttivo ma subito d'impatto nel condurre il lettore nell'atmosfera cupa e violenta che fa da sfondo alla vicenda con protagonista il giovane Ian e i membri della compagnia di soldati di ventura che lo accolgono nella loro squadra: il Capitano, il Cannibale, il Senzavolto, il Troll, la Carogna, Avedis, Siran. Perfetti personaggi da medioevo dark-fantasy, tanto da ricordare con l'ambientazione e il taglio crudo dato al racconto un capolavoro del genere come “Berserk” di Kentaro Miura. I toni adulti, non edulcorati, sono significativi del tentativo della Bonelli di una maggiore sperimentazione rispetto al classico percorso della casa editrice.

Un carattere innovativo che si rispecchia in scelte narrative spinte decisamente alla ricerca di un ritmo veloce, antididascalico, con un importante lavoro di sottrazione per quanto riguarda i dialoghi che da una parte riduce i tempi di lettura e dall'altra lascia spazio alla fascinazione visiva, molto ben resa dal tratto di Mario Alberti (e dai colori di Andres Mossa). Da segnalare anche la scelta del formato del volume, un bel cartonato arricchito nelle ultime pagine da contenuti extra: un'intervista al disegnatore, approfondimenti e studi grafici sui personaggi.

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