La Nuova Sardegna

I vecchi canti dei tenores di Orgosolo

Raccolte in due cd con testo le storiche registrazioni di celebri etnomusicologi

18 gennaio 2018
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NUORO. Pubblicate su due cd allegati al volume “Il canto a tenore di Orgosolo”, a cura di Sebastiano Pilosu e dell’Associazione Tenore Supramonte di Orgosolo, le registrazioni realizzate per il Centro nazionale studi musica popolare, dal 1955 al 1961, da studiosi e ricercatori come Diego Carpitella, Franco Cagnetta, Giorgio Nataletti e Antonio Santoni Rugiu, saranno presentate oggi a Nuoro alle 18 nell’auditorium della Biblioteca Satta, e domani a Cagliari, sempre alle 18, nell’aula magna della facoltà di Studi umanistici. Le registrazioni, pubblicate da Squilibri editore, sono di straordinaria importanza perché documentano le voci dei grandi protagonisti della tradizione e offrono un’ampia rappresentazione della varietà di stili e modalità esecutive.

«Cantare a tenore ad Orgosolo – spiegano gli ideatori dell’iniziativa – è una pratica musicale complessa e vivace nei contenuti, nei comportamenti esecutivi e nei significati anche simbolici, di cui gli attori locali possiedono una piena consapevolezza: una pratica conosciuta e ammirata da tutti i cantori della Sardegna, rinomata fra gli appassionati ascoltatori anche al di fuori dell’isola e variamente documentata a partire dal secondo dopoguerra con registrazioni in gran parte ancora inedite». Lungamente atteso, questo materiale è finalmente disponibili.

Assai singolare è la genesi del lavoro, che vede la luce grazie all’impulso determinante del Tenore Supramonte di Orgosolo che in questo modo ha inteso onorare la memoria dei propri padri e ravvivarne l’eredità presso le generazioni più giovani. L’edizione è stata così curata da uno studioso esterno al paese, che ha già dato ampie riprove della sua competenza in materia, e da un gruppo di cantori locali che, insieme, hanno svolto un meticoloso lavoro di contestualizzazione storica, ricorrendo caso per caso anche alla memoria degli anziani cantori del paese, alcuni dei quali testimoni o diretti protagonisti delle registrazioni.

Una documentazione di straordinario interesse storico, indispensabile per comprendere il canto a tenore di Orgosolo e apprezzarne la raffinatezza del pensiero musicale che ad esso si accompagna.

Con prefazione di Ignazio Macchiarella, il volume è il secondo della sezione sarda della collana aEm-Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia ed è stato pubblicato grazie al contributo del comune di Orgosolo, della Cineteca Sarda e di Labimus, il laboratorio interdisciplinare sulla musica dell’Università di Cagliari.



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