La Nuova Sardegna

“Mans manetes”, il catalano dà spettacolo

di Gian Mario Sias
“Mans manetes”, il catalano dà spettacolo

Presentato con un concerto al Civico di Alghero il libro-disco che contiene ballate e filastrocche tradizionali reinterpretate

22 gennaio 2018
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ALGHERO. Lo chiamano libro-disco e non audiolibro. Una scelta inusuale ma non casuale, perché la distinzione intende marcare la portata didattica e culturale dell’iniziativa. Nelle scuole e nelle case algheresi arriva “Mans manetes - L’Alguer: paraules, cançons i meus de minyons”. Contro il rischio che la lingua algherese vada definitivamente in disuso, scende in campo l’arte e si appella alle nuove generazioni. Scende in campo la musica, in particolare. Per iniziativa della Plataforma per la Llengua e della sua propaggine locale, un gruppo di musicisti e cantanti di Alghero e della Catalogna hanno selezionato, riarrangiato, reinterpretato e dato alle stampe una serie di filastrocche, ninnenanne, brani tradizionali e popolari confluiti in un album commentato che, in mancanza di materiale didattico per insegnare il catalano algherese alle nuove generazioni, diventa un sussidiario musicale con cui si affida ai più piccoli il compito di custodire, preservare e tramandare la tradizione linguistica della città. Al netto di tutti i ragionamenti di marketing turistico, da cui non è esente la narrazione dei rapporti tra Alghero e la Catalogna nei secoli e nel presente, la versione algherese del catalano è patrimonio identitario di una comunità profondamente legata a queste sue radici e straordinariamente orgogliosa di questa sua originalità rispetto al resto della Sardegna.

La realizzazione di un compendio dedicato alla musica popolare, affidata in buona parte alla interpretazione dei bambini algheresi, rilancia in grande stile, attualizzandolo e rendendolo più appetibile agli occhi dei giovanissimi fruitori, la battaglia per la custodia della lingua e della cultura locale. Sabato al teatro Civico di Alghero “Mans Manetes” è stato presentato per la prima volta in pubblico. Sul palco, insieme ai due direttori artistici, l’algherese Claudio Gabriel Sanna e il barcellonese Marc Serrats, entrambi alla chitarra, c’erano Salvatore Maltana al contrabbasso, Dario Pinna al violino e Paolo Zuddas alle percussioni. Di fatto, è stata un’anteprima in terra algherese del Festival Barnasants, una delle più importanti manifestazioni musicali che si celebra in Catalogna. Sul palco del teatro le canzoni della tradizione sono state interpretate da dieci ex alunni di Claudio Gabriel Sanna nella scuola primaria Maria Immacolata di Alghero, Bianca Arras, Michele Calaresu, Carla Carboni, Viola Chiavetta, Matilde Giaimis, Anita Maltana, Alessandro Meraglia, Marta Motzo, Alessia Paddeu, Giulia Tufa. A loro si sono alternati la piccola Sofia Cadoni, 7 anni appena, i cantanti algheresi Arianna Cocozza e Danilo Lutzoni, “lo barber” Angelo Maresca e i cantanti catalani Pau Alabajos e Meritxell Gené.

“Mans Manetes” contiene 22 canzoni, 15 algheresi e 7 catalane, che in studio sono state interpretate dai bambini algheresi e dai cantanti Ariana Cocozza, Danilo Lutzoni, Angelo Maresca, Antoni Martinelli, Carles Belda, Arnau Caparó, Pot Petit, Joan Garriga, Meritxell Gene, Sanjosex, Franco Cano, Neus Berenguer, Guillem Roma, Mireia Vives, Borja Penalba, Pau Alabajos, Florenci «Fluren» Ferrer e Xarli Oliver. La produzione e gli arrangiamenti sono di Marc Serrats, la selezione del repertorio algherese è di Claudio Gabriel Sanna, che ha curato la direzione artistica con Serrats. John William McKissock ha suonato il mandolino, Marc Serrats le chitarre, Jordi Rexach il basso, Raph Dumas le basi e l’elettronica, Joana Cebolla la tromba. I veri motori dell’iniziativa sono stati quelli della Plataforma per la Llengua de l’Alguer, la rappresentante Irene Coghene con Maria Raffaela Coghene, Daniela Curedda e Mauro Mulas. Il 23 dicembre scorso il progetto era stato presentato in anteprima assoluta al Teatre Magatzem di Tarragona. Insieme a Sanna e Serrats sul palco c’erano Andreu Ubach alla batteria e Josep Cols al piano. La settimana scorsa alla scuola media “Maria Carta” è iniziata la presentazione del libro-disco, che sarà distribuito gratuitamente a tutti gli studenti delle scuole algheresi, dalle materne alle superiori. L’iniziativa è finanziata dalla Generalitat de Catalunya. Alla presentazione ad Alghero hanno collaborato anche il Comune e la Fondazione Meta.

«Alghero è un luogo emblematico per la cultura catalana, qui si parla ancora una varietà del catalano, l’algherese, e si conserva una cultura popolare propria, che però fa parte dell’universalità delle le tradizioni catalane», dice Irene Coghene per la “Territorial de l’Alguer de la Plataforma per la Llengua”. Secondo lei «questo libro-disco include le musiche festive di Alghero e un breve documentario, che aiuta a introdursi nel suo vivere quotidiano, nella realtà algherese più viva».

Entrando nel merito del progetto, Irene Coghene lo dice chiaramente. «Tenendo conto della scarsità di
materiale didattico in “llengua” nelle scuole locali, abbiamo voluto ricordare la tradizione con un gusto moderno, più attuale, per assicurarci la sua diffusione tra le nuove generazioni, che rappresentano il futuro della nostra cultura».

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