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I registi sardi: «La legge ha dato ottimi risultati»

I registi sardi: «La legge ha dato ottimi risultati»

CAGLIARI. «Questa legge è stata una grande conquista, ha consentito a generazioni diverse di artisti sardi, case di produzione e professionisti del cinema di superare quella che un tempo era vissuta...

23 gennaio 2018
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CAGLIARI. «Questa legge è stata una grande conquista, ha consentito a generazioni diverse di artisti sardi, case di produzione e professionisti del cinema di superare quella che un tempo era vissuta come una barriera invalicabile e umiliante: la totale dipendenza dal politico nell’assegnazione dei finanziamenti. E in tal senso è fondamentale il processo di selezione dei progetti, affidato a commissioni terze che giudichino nell'ambito di precisi parametri stabiliti nel rispetto della normativa comunitaria». Così l’appello lanciato da un folto gruppo (più di cento) tra registi, scrittori e intellettuali sardi a difesa della legge del 2006 attraverso la quale la Regione finanzia le produzioni cinematografiche sarde. L’appello viene dopo le polemica nata dall’esclusione dai finanziamenti, annunciata nei giorni scorsi, del nuovo film di Giovanni Coda e di “Loro”, la pellicola su Berlusconi con Sorrentino protagonista.

Nel testo – firmato tra gli altri da Paolo Zucca, Salvatore Mereu, Enrico Pau, Giovanni Columbu, Antioco Floris, Lucia Cardone, Antonia Iaccarino, Bonifacio Angius, Milena Agus, Enrico Pitzianti e Marcello Fois – si legge ancora: «Certamente, è possibile che vengano commessi errori nelle valutazioni, ma gli strumenti legali a disposizione dei cittadini valgono da soli a rimettere in discussione gli effetti di eventuali decisione erronee. Senza dover per forza costruire polemiche sui social media». «La nostra legge sul cinema – prosegue il documento – non è rivolta solo ai talenti e alle maestranze locali, ma ha aperto le porte alla creatività di registi nazionali e di attori e figure professionali internazionali, ultima in ordine di tempo la regista Laura Bispuri il cui film “Figlia mia”, coprodotto dalla Regione Sardegna, sarà al prossimo Festival di Berlino. Ma la presenza delle opere realizzate in Sardegna a importanti festival nazionali e internazionali è una costante di questi ultimi anni con riconoscimenti agli autori ormai affermati così come ai più giovani come dimostrano, a titolo di esempio, il premio a Locarno per “Perfidia” di Bonifacio Angius e il David di Donatello a Mario Piredda per il suo “A casa mia”, anche questi coprodotti dalla Regione grazie alla legge sul cinema».



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