La Nuova Sardegna

“S’ormina”: le quattro stagioni secondo chef Serra

di Giusy Ferreli
“S’ormina”: le quattro stagioni secondo chef Serra

CARDEDU. Stagionalità. È questa la parola d’ordine di “S’ormina”, new entry nel panorama della ristorazione ogliastrina che ha aperto i battenti la scorsa estate nel litorale di Cardedu. Quattro i...

27 gennaio 2018
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CARDEDU. Stagionalità. È questa la parola d’ordine di “S’ormina”, new entry nel panorama della ristorazione ogliastrina che ha aperto i battenti la scorsa estate nel litorale di Cardedu. Quattro i menù, uno per ogni stagione dell’anno più un quinto per le feste, che propongono una rivisitazione contemporanea della cucina sarda. Antonio Serra, il giovane titolare del locale con vista sul mare è originario di Ulassai e, dopo una pluriennale esperienza in Italia e all’estero (compresi alcuni anni in Lituania dove gestiva due ristoranti), ha scommesso sull’Ogliastra. E sulle sue materie prime. Terra o mare, non fa differenza. «La nostra carne, quella del manzo sardo modicano per la sua magrezza ben si addice ad essere consumata cruda» dice lo chef che ha frequentato Alma la scuola di cucina del compianto Gualtiero Marchesi. Ed eccola la carne nostrana fare le sua comparsa, cruda e battuta a coltello con cipolline in agrodolce, caviale di peperoni su un letto di burrata pugliese. Tra le proposte ci sono ravioli e paste fresche (non mancano i culurgionis) e dessert che affondano le radici nella tradizione come il semifreddo di pardule. Una sperimentazione che, partendo dall’impasto del dolce tradizionale, innova e stupisce.

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