La Nuova Sardegna

Premio Campiello con “La vedova scalza”

Premio Campiello con “La vedova scalza”

Il primo romanzo di Salvatore Niffoi è “Collodoro”, scritto nel 1997 edito dalla casa editrice nuorese Solinas, opera che non ebbe una distribuzione tale da arrivare a un pubblico consistente....

28 gennaio 2018
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Il primo romanzo di Salvatore Niffoi è “Collodoro”, scritto nel 1997 edito dalla casa editrice nuorese Solinas, opera che non ebbe una distribuzione tale da arrivare a un pubblico consistente. Seguiranno “Il viaggio degli inganni” (1999) che conquisterà il pubblico e la critica, “Il postino di Piracherfa” (2000), tradotto in francese, “Cristolu” (2001), “La sesta ora” (2003), titoli editi con Il Maestrale di Nuoro che confermeranno la statura dell’autore.

Con la prestigiosa casa editrice milanese Adelphi pubblica dal 2005 “La leggenda di Redenta Tiria”, “La vedova scalza” e “Ritorno a Baraule”. Nel 2006 vince il Premio Campiello con “La vedova scalza”.

Nel 2009 dà alle stampe “Il pane di Abele” seguiranno: “Il bastone dei miracoli” (2010), “Paraìnas. Detti e parole di Barbagia” (2009), “Il lago dei sogni” (2011), “Pantumas” (2013), “La quinta stagione è l’inferno” (2014). Il suo ultimo lavoro è “Il venditore di metafore” (Giunti, 2017).

Salvatore Niffoi è nato nel 1950 a Orani , paese della Barbagia dove ancora vive e dove ha insegnato italiano alle scuole medie fino al 2006. Si è laureato a Roma con una tesi (i cui relatori erano Carlo Salinari e Tullio de Mauro)

sulla poesia in sardo.

Salvatore Niffoi è uno rappresentanti di primo piano di quella che è stata definita “Nuova letteratura sarda”, un movimento letterario considerato tra i più importanti del panorama nazionale, che ha coinvolto numerosi autori a partire dai primi anni Ottanta del Novecento, narratori che hanno scelto tutti la Sardegna come ambientazione delle loro opere. La scrittura di Niffoi si caratterizza tra l’altro per un’originale commistione tra italiano e lingua sarda.



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