La Nuova Sardegna

I segni raffinati di Giovanni Carta

I segni raffinati di Giovanni Carta

Al museo Murats le ultime sperimentazioni di una personalità della pittura sarda

03 febbraio 2018
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SAMUGHEO. Il Murats, Museo unico regionale dell’Arte tessile sarda, ed il Comune di Samugheo, dedicano il primo appuntamento della programmazione annuale alle opere di Giovanni Carta.

La mostra dal titolo “Segni”, curata dal direttore del museo Baingio Cuccu e da Anna Rita Punzo, nasce dalla volontà di ripercorre e tracciare le tappe fondamentali della personale riflessione condotta dall’artista, attorno al binomio astrattismo pittorico/ materia tessile. Il percorso espositivo è stato inaugurato venerdì e sarà visitabile fino al 4 marzo.

Dopo “Fiat Lux”, la personale di Giovanni Carta recentemente conclusasi alla pinacoteca “Carlo Contini” di Oristano, mostra che ripercorreva la produzione dell’artista attraverso una selezione di opere realizzate dal 1973 al 2017, Baingio Cuccu e Anna Rita Punzo riprendono il filo del discorso tracciato dal progetto firmato Fenu, Loi e dalla stessa Punzo, per scrivere una nuova narrazione che intende approfondire la riflessione condotta dall’artista attorno al binomio astrattismo pittorico/materia tessile. La sperimentazione e la ricerca che definiscono questo peculiare aspetto del lavoro di Carta, caratterizzano nello specifico le opere realizzate su tessuto verso la fine degli anni 80 e nel corso del 2016, e conducono ad esiti accomunati da un raffinato astrattismo.

Se le prime produzioni sono caratterizzate da tratti ampi, morbidi e circolari che seguono l’andamento del gesto pittorico, nelle opere più recenti emergono policromia geometrica, accostamenti pop, sintesi e rarefazione del segno. In mostra, oltre ad un nutrito corpus di opere su stoffa e su carta, anche tre rari bozzetti per tappeti realizzati nel 1986 impiegando la tecnica del collage polimaterico. “Segni” intende esplorare e rivelare una dimensione poco nota della produzione di Carta: l’artista indaga le possibilità espressive del tessuto, dialoga con stoffe diverse, individua punti e zone critiche della trama, interviene con operazioni stilistiche, compositive e cromatiche che rivelano un poetico rigore emozionale.

Giovanni Carta nasce ad Ota (Francia), nel 1938. Corso per nascita ma sardo di adozione, trascorre gli anni della formazione a Sassari, dove frequenta l’Istituto d’Arte sotto la guida di Stanis Dessy e Filippo Figari. Nel 1962 si trasferisce ad Alghero, dove tutt’oggi vive.

I suoi lavori sono annoverati tra le opere di pregiate collezioni pubbliche e private nazionali ed internazionali.

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