La Nuova Sardegna

L’illogica inquietudine femminile

di Monica De Murtas

Danza, tutto esaurito al Ferroviario per il primo appuntamento del Festival DNA

12 febbraio 2018
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SASSARI. Per raccontare l'intensità della vita e le infinite sfumature dell'universo femminile il palco del Ferroviario si è trasformato in luogo immaginario con lo spettacolo “L'illogica inquietudine del palloncino” portato in scena in prima nazionale dal Balletto del mediterraneo con le coreografie e la regia di Alessandra Mura.

Sold out e pubblico entusiasta per il primo appuntamento del Festival DNA organizzato dall'associazione Parabatula che ha proposto un racconto surreale, ironico e riflessivo che ha come protagoniste donne che vivono i loro personali percorsi. Timide, preoccupate, felici, disperate, comiche e stupite da una vita che porta in ogni sua fase nuove inquietudini. La regia sferzante di Alessandra Mura costruisce con grande ritmo un intreccio efficace di linguaggi (danza, teatro e teatro-danza) in cui lo spettatore incontra se stesso e si abbandona alla propria storia personale. Buio in sala: due donne sedute in platea si alzano, una luce fioca le segue mentre un po' spaventate salgono in scena. Le prime storie prendono vita così sulle note di un brano struggente scritto a due mani da Vincenzo Vasi e Valeria Sturba e il sipario si apre per mostrare una scenografia di grande impatto, (di Michele Grandi e Paolo Palitta) che grazie al minuzioso disegno luci di Tony Grandi fotografa un 'esplosione” : un letto, un telefono un abito bianco, un tavolino, sospesi a mezz'aria, a terra un enorme baule.

A disegnare con intensità i contorni della storia arriva una musica cangiante che coinvolge il pubblico e porta in scena la protagonista: un'intensa Luisella Conti donna timida, un po' spaurita che scende da una scaletta appesa al suo cielo-soffitto. Ogni scena racconta uno spicchio di vita in cui la protagonista si spoglia di ogni omertà, mette a nudo la sua anima: bianco palloncino in continua evoluzione. Di grande impatto le coreografie corali che scatenano gli applausi del pubblico e in cui danno una buona prova le danzatrici del Balletto del mediterraneo: Francesca Panu, Valentina Solinas, Gabriella Fancello, Sara Giordanelli, Emilia Satta e Alice Friggia. Applausi scroscianti, pioggia di palloncini colorati e musica di fanfare nel finale ma anche commozione in sala per il duo eseguito dalle brave Emilia Satta, e Alice Friggia su musiche dei Kronos Quartet, che condensa con drammaticità i colori della disperazione e del distacco e culmina in un urlo liberatorio. Ed è così che ci si sente al termine di questo tuffo dentro se stessi: liberati e, forse, anche più felici.

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