La Nuova Sardegna

Tendenza primavera: fiori in passerella e tecnologie sostenibili

di Monica De Murtas
Tendenza primavera: fiori in passerella e tecnologie sostenibili

Sbocciano i colori della natura nelle prossime collezioni anche maschili Sempre più aziende scelgono di produrre nel rispetto dell’ambiente

17 febbraio 2018
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Ad allietare il mese più freddo dell’anno arriva il “garden blooming” della moda primavera - estate 2018. Si perché in attesa del risveglio della natura sulle passerelle delle fashion week la bella stagione è già arrivata, anzi sbocciata è proprio il caso di dire con un tripudio di fantasie floreali. Fiori, boccioli, foglie, stampe, soggetti botanici, roseti à porter e fiori campestri sbocceranno non solo in giardino ma anche nel guardaroba di chi vuole essere trendy.

Da sempre I fiori sono un must della moda primavera ma quest’anno dopo aver conquistato il guardaroba autunno-inverno i pattern floreali si impongono ancora, con proposte diversificate che vanno ad abbracciare le più varie esigenze.

Chi apprezza i colori caldi e vivaci potrà vestirsi dei fiori Balenciaga, mentre le delicate rose di Dolce e Gabbana soddisferanno i gusti più romantici. Fiori negli abiti e nelle camicie realizzate con tessuti impalpabili, fiori nei pantaloni palazzo e nei tubini. Impazza anche il fascino d’oriente nelle fantasie e nei tessuti decorati di tralci di ciliegio in fiore e nei vestiti lunghi da geisha contemporanea. Tra i modelli più ambiti quelli della collezione Mary Katrantzou presentata alla London Fashion Week. Silhouettes scenografiche e linee balloon disegnano abiti di tutte le lunghezze impreziositi da ricami di paillettes su petali e corolle. Dall’alta moda al pret a porter abiti romantici sfilano nelle passerelle nella versione maxi dress vaporosi e leggerissimi, o in ironici abiti camicia dal dichiarato stile country-western. La collezione di Sarah Burton per Alexander McQueen, una delle più affascinanti di questa stagione, riporta in scena il romanticismo rielaborando un giardino inglese con ricami, stampe e materiali che ricordano i fiori e i loro cromatismi. Minimali, esuberanti, giganteschi, i fiori oltre ad invadere le passerelle dell’haute couture hanno conquistato anche la moda -sposa.

Per il giorno più bello le maison di moda propongono ricami floreali nei tessuti e nelle acconciature e una tendenza che omaggia peonie e rose ma anche le idee botaniche più eccentriche e colorate incuranti di qualsiasi minimalismo. Ma questo tripudio floreale non è appannaggio esclusivo delle collezioni donna. Righe, stampe, fiori e colori intensi entrano anche nello stile maschile che scopre nuove contaminazioni di genere. Per un abbinamento perfetto “di coppia” il colore più trendy della moda uomo per la prossima primavera sarà il verde con nuove tonalità e nuovi abbinamenti. Ma iI total Green è destinato ad andare oltre le tendenze momentanee, sarà il must indiscusso della moda prossima ventura, nuova filosofia aziendale dell’haute couture che ha scelto di puntare sulla sostenibilità.

Dopo il green carpet della fashion week del settembre scorso a Milano, dove sono stati assegnati gli Oscar della sostenibilità, alla Scala, trasformata per l’occasione in un giardino verdeggiante, sempre più aziende si sono impegnate sul fronte “green”. Patagonia ha lanciato le prime tute da sub realizzate in gomma naturale e non più in neoprene, materiale derivato dal petrolio. Stella McCartney propone collezioni prive di materiali animali e ricava la seta da un particolare procedimento che evita di cuocere vivi i bachi.

Gucci, ha prodotto il primo cappotto composto per il 70% da cashmere reingegnerizzato proveniente da scarti di lavorazione. Ma l’idea più creativa è probabilmente quella di Adriana Santanocito ed Enrica Arena, creatrici di Orange Fiber, l’unico brand a produrre il primo tessuto sostenibile realizzato dalle bucce delle arance.

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