La Nuova Sardegna

“Figlia mia” e la Sardegna incantano Berlino

di Fabio Canessa
“Figlia mia” e la Sardegna incantano Berlino

La stampa internazionale, con in testa la rivista “Variety”, esalta il film girato a Cabras e l’interpretazione di Sara Casu

20 febbraio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «L’esordiente Sara Casu è così brava come Vittoria, che non diventa soltanto l’oggetto passivo della discordia tra i due adulti, ma una presenza idiosincratica e vigile». Il giorno dopo l'anteprima mondiale è il momento dei commenti e il più lusinghiero arriva da Variety. A firma Jessica Kiang che oltre elogiare la giovane protagonista algherese sul film scrive «È un'esplorazione della maternità che acquisisce autenticità ed emozione da un cast superbo», «Si sviluppa con un senso del luogo così profondo che sembra quasi di sentire la sabbia della Sardegna tra i piedi nudi».

E la storica rivista americana non è l'unica ad aver apprezzato “Figlia mia”, il film di Laura Bispuri girato nell'isola e presentato in concorso al festival di Berlino. Apprezzamenti arrivano anche da altri magazine simbolo della stampa internazionale di settore. A cominciare da Hollywood Reporter dove Deborah Young, riguardo in particolare all'ambientazione, scrive: «Il triangolo teso tra la bambina e le sue due mamme si dispiega su uno scenario interessante: una Sardegna rurale dove alte scogliere e strade sterrate caratterizzano un paesaggio desertico e selvaggio». Su Screen International Demetrios Matheou si sofferma invece sull'esordiente Sara Casu: «Ruba la scena». Insomma, ottima accoglienza da una parte importante della stampa internazionale (meno, va detto, da quella italiana di settore: leggere per esempio le recensioni non entusiastiche di Coming Soon e Sentieri Selvaggi) . Grande soddisfazione esprime Nevina Satta, direttrice della Sardegna Film Commission che ha sostenuto il progetto sin dall'inizio e accompagnato la delegazione a Berlino: «È un trionfo di tutti. Dei tanti professionisti coinvolti nell’opera della Bispuri, caratterizzata da numerose presenze femminili nei diversi dipartimenti e da una forte coscienza ambientale che si è tradotta nell’applicazione di criteri produttivi eco sostenibili e rispettosi dei territori e delle comunità. In queste ore si parla della Sardegna come quarta protagonista del film: l’isola ha dimostrato ancora una volta una grande capacità di accoglienza “visionaria” nei confronti chi vuole raccontare storie fuori dal comune, ed motivo di grande orgoglio vedere quanto interesse e curiosità stia generando tra il pubblico. Ora ci auguriamo che il successo e la visibilità conquistati da “Figlia mia” portino sempre più lavoro sul territorio per la nostra filiera audiovisiva».

Sardegna che è stata protagonista anche prima della proiezione, sul red carpet con gli abiti di Antonio Marras indossati oltre che da Sara Casu anche dalla regista Laura Bispuri e dalla produttrice Marta Donzelli, e dopo con la cena ispirata ai profumi e ai sapori della Sardegna realizzata in collaborazione con l’Accademia Casa Puddu, scuola di formazione dell’alta cucina. Ora si aspetta l'uscita nelle sale, da giovedì (già prevista la programmazione a Sassari, Cagliari, Nuoro, Oristano, Santa Giusta, Sestu, Iglesias, Quartucciu), mentre la Berlinale continuerà sino a domenica. Oggi è soprattutto il giorno di “Don't Worry, He Won't Get Far on Foot” di Gus Van Sant, con protagonista Joaquin Phoenix, e della consegna dell'Orso d'oro alla carriera a Willem Dafoe.

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative