La Nuova Sardegna

«Chi è social non è asociale»: sfatato il mito

«Chi è social non è asociale»: sfatato il mito

ROMA. Stare troppo sui social network distrugge la vita sociale e familiare? No. A sfatare questo mito ci hanno pensato i ricercatori dell’Università del Kansas, che invece hanno dimostrato come non...

24 febbraio 2018
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ROMA. Stare troppo sui social network distrugge la vita sociale e familiare? No. A sfatare questo mito ci hanno pensato i ricercatori dell’Università del Kansas, che invece hanno dimostrato come non ci sia una connessione diretta tra ciò che si fa nella vita reale e l'eccessiva presenza sulle reti virtuali. Sono stati conclusi due studi pubblicati sulla rivista “Information, Communication & Society”. Il primo ha analizzato i ragazzi americani tra il 2009 e il 2011. Il secondo studio è iniziato nel 2015 con 116 partecipanti: metà adulti e metà universitari che hanno inviato per 5 volte al giorno, 5 volte a settimana, alcuni messaggi di testo. Spiega Jeffrey Hall, docente di Scienze della comunicazione, che se la regola fosse corretta, «le persone sarebbero dovute uscire di meno e fare meno telefonate, ma non è stato questo il caso».

«Quello che abbiamo scoperto è che l’uso dei social media da parte delle persone non aveva alcun rapporto con coloro i quali avrebbero parlato più tardi quello stesso giorno. Gli utenti dei social media non stavano vivendo un «dislocamento sociale»: se usavano i social media nelle prime ore del giorno in seguito non sarebbero stati più propensi a rimanere soli», aggiunge Hall.

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