La Nuova Sardegna

La Cina ama il latte ma serve una svolta “green”

La Cina ama il latte ma serve una svolta “green”

La Cina deve “tingere di verde” il suo latte, il cui consumo è aumentato esponenzialmente negli ultimi decenni insieme alle emissioni di gas serra. Il Paese, un tempo piccolo consumatore della...

24 febbraio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





La Cina deve “tingere di verde” il suo latte, il cui consumo è aumentato esponenzialmente negli ultimi decenni insieme alle emissioni di gas serra. Il Paese, un tempo piccolo consumatore della bevanda, è infatti diventato il quarto produttore mondiale dopo Ue, Nuova Zelanda e Usa. Ed entro il 2050 - evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Global Change Biology - la Cina avrà bisogno del triplo del latte rispetto ai volumi del 2010 per soddisfare la domanda nazionale.

Nel 1961 i cittadini cinesi consumavano in media meno di 2 chilogrammi di latte all'anno pro capite, ma la cifra è cresciuta di 25 volte nell'arco di 50 anni. Stando al team internazionale di ricercatori, se non si interviene per cambiare il sistema di fornitura, nel 2050 la domanda cinese farà aumentare del 35% le emissioni globali di gas serra generate dagli allevamenti di mucche, e farà crescere del 48% l'inquinamento di azoto legato alla produzione di latte. Inoltre farà espandere del 32% la superficie dei terreni dedicati all'allevamento.

«Abbiamo esaminato l'impatto globale della crescente produzione di latte in Cina in base a diversi scenari di produzione e importazione di latte», spiegano i ricercatori. «I nostri risultati mostrano come i cambiamenti nell'alimentazione e nell'allevamento degli animali, così come i miglioramenti nelle tecnologie di produzione, possano soddisfare le crescenti richieste di latte in tutto il mondo in modo più efficiente e sostenibile».

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative