La Nuova Sardegna

La Pimpa e Nausicaa ora parlano in sardo

di Sabrina Zedda
La Pimpa e Nausicaa ora parlano in sardo

Cartoni in limba prodotti da Rai Sardegna con il contributo della Regione da diffondere nelle scuole e su tv, radio e web

02 marzo 2018
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CAGLIARI. L’aspetto della Pimpa è sempre quello di un cagnolone affettuoso a pois rossi, ma sua la lingua no. Perché da domenica il tenerissimo animaletto creato dalla matita di Altan parlerà il sardo e lo farà grazie a un cartone animato che andrà in onda sulla Rai. La novità è una delle tante in arrivo grazie a due bandi regionali che, mettendo sul tappeto uno stanziamento di 150 mila euro, puntano a salvaguardare il sardo attraverso il suo insegnamento alle generazioni più giovani. Cartoni animati, videogiochi, applicazioni per smartphone, ma anche radiodrammi: l’idea è quella di stimolare i piccoli usando gli stessi strumenti che più solleticano la loro fantasia. E così se da sulla frequenza regionale di Rai 3 andranno in onda 13 puntate della Pimpa, il resto delle inziative sarà possibile averle sul telefonino, nelle tivù locali o tutti insieme a scuola (dalle materne alle superiori), dove giochi e cartoni saranno distribuiti.

«L’obiettivo – ha spiegato presentando le iniziative l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena – è veicolare nel modo più efficace la lingua sarda tra i ragazzi, che sono i più lontani da questa». Come a dire che passando per le generazioni più giovani si vuole salvaguardare il sardo permettendone la trasmissione, ma si vogliono anche aumentare le competenze dei ragazzi. Il primo bando, da cento mila euro, è stato vinto da quattro operatori del settore. La società cooperativa Zena ha proposto il cartone “Nausicaa l’altra Odissea”, dodici puntate dedicate a importanti figure di donne del Mediterraneo per un lavoro che porta la firma di Bepi Vigna. Service Studio ha invece deciso di far parlare di Giganti di Mont’e Prama nel cartoon tridimensionale “Boreddu e is Gigantis de Mont’e Prama”, destinato alla diffusione nelle tv locali e nelle scuole, mentre “Chirchende a Monica” è un gioco che vede protagonisti gli animali fruibile nell’applicazione per tablet e cellulari ideata da Ag.net press. E’ stata doppiata negli studi Rai di via Asiago a Roma, invece, La Pimpa (ogni puntata sarà trasmessa dalle 10.20 alle 10.30) che per l’occasione si è avvalsa della voce dell’attrice Rossella Faa.

Il secondo bando, che riguardava prodotti musicali di animazione, è stato vinto da Radio X, che ha scritto e musicato un ciclo di radiodrammi intitolati “Sa fammill ’e Ceccerinu, Cullera, Frocchitta e Coccerinu… Bai cicca”, dedicato alle tradizioni culturali e alimentari dell’isola. Per ora la maggior parte dei lavori sono nella variante campidanese del sardo, ma obiettivo è quello di estenderli anche alle altre parlate. Oltre che quella di Rossella Faa, preziosissime sono state anche le voci di altri artisti chiamati a far parlare i diversi personaggi: da Elena Ledda a Joe Perrino, da Elisa Pistis ad Antonella Puddu.

L’inziativa è nata in seguito a un emendamento presentato in Consiglio regionale dal gruppo Sinistra per la democrazia e il progresso: «Nel mondo d’oggi esistono alcune lingue potenti che hanno la possibilità di essere veicolate e altre, come il sardo, che rischiano di scomparire – ha detto Paolo Zedda, il primo proponente del provvedimento – I cartoni con la loro magia alimentano la mente dei bambini e per questo possono tradursi in un importante alleato di trasmissione».

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