La Nuova Sardegna

Il cinema colombiano a Solarussa

di Fabio Canessa

Da oggi il festival “Terre di confine” dedica tre giornate al Paese sudamericano

09 marzo 2018
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SOLARUSSA. Dopo la serata inaugurale a Oristano nel segno delle donne, il festival “Terre di confine” entra nel vivo con la prima delle tre giornate a Solarussa. Da oggi a domenica proiezioni e incontri a Casa Sanna, diventato uno dei luoghi simbolo della manifestazione organizzata dall’associazione Su Disterru. Il programma messo a punto con il direttore artistico di questa undicesima edizione, Marco Antonio Pani, parte alle 17.30 con una finestra sul “Bogoshorts” (Bogotá Short Film Festival) per celebrare il gemellaggio con la Colombia. Quest’anno è infatti il cinema del Paese sudamericano al centro di “Terre di confine” che ogni anno mette in relazione la produzione sarda con una cinematografia diversa.

Dopo la presentazione di Jaime Manrique, direttore artistico del festival colombiano, e del regista Carlos Tribiño, saranno proiettati alcuni corti. Nella seconda parte della serata protagonisti Bonifacio Angius, che parlerà del lavoro fatto per il suo nuovo film “Ovunque proteggimi” in uscita quest’anno, e Pietro Mereu che presenterà in anteprima una versione in progress del suo documentario “Il clan dei ricciai”. Subito dopo inaugurazione della mostra “Il confine” dell’artista-fotografa Emanuela Cau. Chiusura alle 21.30 con il lungometraggio “La tierra y la sombra” di Cesar Augusto Acevedo, miglior regista esordiente a Cannes tre anni fa.

Sabato Le proiezioni ripartono alle 16 con il film “Mateo” di María Gamboa e altri tre corti del Bogoshorts. Per quanto riguarda lo spazio dedicato alla Sardegna ci sarà Mario Piredda a presentare il suo “A casa mia”, David di Donatello al miglior corto l’anno scorso. In serata altri due lungometraggi colombiani, “La estrategia del caracol” di Sergio Cabrera e del regista Carlos Tribiño presente a Solarussa “El silencio del rio”. Domenica si parte alle 10.30 con incontro moderato da Antioco Floris dell’università di Cagliari e Marco Antonio Pani sul “Cinema come professione: l'alta formazione per uno sviluppo del cinema in Sardegna”. Ci saranno Enrico Pau, Salvatore Mereu, Davide Bini e Lorenzo Hendel per l’Accademia di Belle Arti, Sergio Scavio per la Scuola Civica di Cinema di Sassari, César Cardona Cano e Alejandro Alzate Giraldo dell’università di Medellin, Carlos Tribiño, Daniele Maggioni.

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