La Nuova Sardegna

Porcella, dalla big wave alla danza in tv

di Mario Frongia e Sergio Casano
Porcella, dalla big wave alla danza in tv

Il surfista sardo-hawaiano, famoso per aver cavalcato un’onda gigante, ieri con Anastasia Kuzmina protagonista su Raiuno

11 marzo 2018
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CAGLIARI. «Paura di ballare in tv? Sì, più del surfare». Francisco Porcella nel tempio della danza. Tra sigla fantascientifica, lustrini e luci sul classico andante, spacchi e tight gessati. Più orchestra, giravolte e un robot che balla la salsa. Ma soprattutto, nella tredicesima edizione di “Ballando con le stelle” c’è anche uno spicchio di Sardegna. Quello portato all’auditorium Rai di Roma da Francisco. Cagliaritano, icona del surf estremo, fisico statuario, quotidianità divisa tra Maui, alle Hawaii, con la famiglia guidata da papà Pietro, Cagliari e alcune delle zone di mare e vento più affascinanti del pianeta. Ieri, il big waver sardo è sbarcato nella tana di Milly Carlucci e Paolo Belli, conduttori del dance show del sabato.

Tredici vip, guidati da professionisti, che sfidano il mondo della danza. Con scivoloni, entusiasmo, battute spesso scontate e risate telecomandata. Inventata da Bibi Ballandi – scomparso lo scorso 15 febbraio – l’idea del ballo vista come sfida oltre limiti e barriere. Francisco ha duettato con Anastasia Kuzmina. Originaria di Kiev, 25 anni il 21 marzo, la ballerina vive a Bologna e vanta una carriera top nella danze latine. Tra l’altro, ha vinto con Andrés Gil “Ballando con le stelle 2010”, e l’anno scorso si è piazzata seconda con Fabio Basile. Francisco, classe ’89, dieci anni da super surferIeri, nello studio tv del Foro Italico la nuova sfida. Di certo, distante dalla naturalezza con cui cavalca le onde sulla tavola attraverso l’arco di S’Archittu a Cuglieri.

Con la giuria (Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni, Selvaggia Lucarelli e Carolyn Smith), decidonoe il destino delle tredici coppie anche gli spettatori: col televoto su Instagram possono dare “cuoricini” di preferenza. Ma anche chi viene eliminato può studiare e ripresentarsi a distanza di qualche settimana. In breve, niente lacrime.

Con Francisco e Anastasia a giocarsela fino in fondo contro Don Diamont e Hanna Karttunnen, Akash e Veera Kinnunen, Massimiliano Morra e Sara Di Vaira, Nathalie Guetta e Simone Di Pasquale, Eleonora Giorgi e Samuel Peron, Amedeo Minghi e Samanta Togni, Cesare Bocci e Alessandra Tripoli, Stefania Rocca e Marcello Nuzio, Gessica Notaro e Stefano Oradei; Giovanni Ciacci e Raimondo Todaro, Giaro Giarratana e Lucrezia Lando, Cristina e Luca Favilla. Attori e attrici, a saltellare su passi di salsa. Per Francisco e Anastasia, un sorriso giovane, affettuoso e complice che unisce Sardegna e Ucraina. In fondo, un gioco da ragazzi. Senza un filo di paura.

Francisco Porcella, lo scorso anno a Nazarè, Portogallo, borgo di pescatori e tempio mondiale del surf (dove sotto una rupe di 320 metri si formano mostruosi muri d’ acqua che si ricaricano prima di raggiungere i bassi fondali) si è reso protagonista di una grande performance: ha domato l’onda più alta del mondo, oltre 20 metri, come un palazzo di otto piani. L’impresa, davvero straordinaria, gli è valsa la conquista dell’Oscar Xxl Biggest Wave Award Champion, ricevuto durante un’indimenticabile serata che si è svolta a Huntington Beach, in California.

«Una surfata, quella del Portogallo, difficile da dimenticare», ricorda Francisco, nato 31 anni fa a New York, padre cagliaritano e madre newyorkese, che ha iniziato a prendere confidenza con le onde oceaniche a Maui, nell’arcipelago delle Hawaii, dove si è trasferito all’età di 13 anni con la famiglia. « E’ stata un’emozione grandissima – aggiunge –. L’adrenalina era a mille, soprattutto quando mi sono accorto che l’onda cresceva dietro di me a vista d’occhio. Mi dovevo sbrigare e prendere una linea giusta perché era una montagna d’acqua che continuava a formare un muro non facile da cavalcare. E’ andata benissimo, ce l’ho fatta a conquistare il primato di giornata della manifestazione di Nazaré, dove c’erano quasi tutti i big della disciplina, tutti a caccia dell’onda perfetta».

Alla serata di gala di Huntington Beach erano presenti anche papà Pietro, giornalista cagliaritano, mamma Kirsten e suo fratello Niccolò, già vincitore, recentemente, di un altro award: il Best Wipeout. Un premio che gli fu assegnato per una performance un po’ diversa rispetto a quella compiuta da suo fratello Francisco, che ha avuto come scenario Teahupoo, isola polinesiana dove Niccolò Porcella, che oggi pratica gli sport estremi come la tuta alare, ha rischiato la vita dopo essere stato quasi annientato e risucchiato da un’onda alta più di dieci metri.

Una disavventura, quella vissuta nell’Oceano Pacifico, che si è trasformata in un ’onda di popolarità che l’ ha fatto conoscere e diventare il surfer più famoso del mondo. Una vita vissuta tra due isole, quella del fratello maggiore Francisco, tra la Sardegna e l’isola di Maui. Cresciuto a Cagliari nel mare del Poetto, dove fin da piccolissimo è salito su una tavola di surf e windsurf, discipline che l’hanno stregato, a discapito della ginnastica e del calcio, che ha praticato da giovanissimo nell’Amsicora e nel Cagliari.

Poi, dopo la parentesi a Cagliari, la svolta nel 2000 quando avviene il trasferimento della famiglia intera nelle Hawaii, dove Francisco Porcella matura a livello professionistico diventando “The king of the wave”.

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