La Nuova Sardegna

Man, manca ancora la firma di Luigi Fassi

di Paolo Curreli
Man, manca ancora la firma di Luigi Fassi

Il museo senza direttore, il curatore selezionato l’8 marzo non ha ancora espresso la piena disponibilità all’incarico

14 marzo 2018
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SASSARI. Il museo Man di Nuoro non ha ancora un nuovo direttore. Per adesso Luigi Fassi, il cui progetto è stato selezionato tra le 27 domande lo scorso 8 marzo, non ha ancora firmato né ha rilasciato dichiarazioni a proposito della presa d’incarico. Fino ad oggi, quindi, il prestigioso museo regionale non ha ancora una direzione.

Ieri Luigi Fassi è stato visto per le vie di Nuoro ma dal museo per ora, non trapela nessuna data certa. Il 31 dicembre era scaduto il mandato di Lorenzo Giusti, che a luglio, dopo due mandati per un totale di cinque anni di attività, aveva lasciato l’isola per andare a dirigere la Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo. La Provincia di Nuoro si era messa in moto con tempestività per la sua successione e ad agosto si era riunito il consiglio d’amministrazione del museo (presieduto da Tonino Rocca, con Domenico Cabula, Giuseppe Carta e Tommaso Esca) insieme con il direttore amministrativo, il dirigente provinciale Giuseppe Zucca. L’8 settembre il bando era stato pubblicato, la scadenza per le manifestazioni di interesse era stata fissata per il 13 di ottobre. Il primo inciampo sulla tempistica è stato determinato dalla alta qualità dei titoli che la Provincia ha richiesto per l’assegnazione della poltrona di via Satta, un’asticella più alta delle precedenti che richiedeva la direzione artistica di un museo nazionale o internazionale, la curatela di mostre e istituzioni importanti. Criteri che hanno rallentato la selezione dei dieci candidati per il colloquio finale che avrebbe selezionato il vincitore.

Tra la nomina della commissione (formata da Giuseppe Zucca, dirigente amministrativo del Man, lo scrittore Marcello Fois e Patrizia Asproni, una delle figure più importanti a livello nazionale del management culturale) e la ricerca di una data praticabile per tutti, si è arrivati allo scorso 8 marzo. Per i candidati, e per Luigi Fassi in particolare, partecipare al colloquio è stato un vero tour de force: arrivo in mattinata a Cagliari e partenza dallo stesso aeroporto in serata. Un incastro tra diversi e importanti impegni per Fassi arrivato da Torino, dove è stato uno dei curatori di Artissima, che è la principale fiera d’arte contemporanea in Italia, gestita dalla Fondazione Torino Musei. Un curriculum di ottimo livello, per il piemontese, che lo vedrebbe lasciare il ruolo di Visual Arts Curator presso lo Steirischer Herbst, il festival della città di Graz, in Austria per scegliere Nuoro. Il tanto tempo passato tra il bando e la scelta del colloquio potrebbe aver cambiato qualcosa sulle scelte future di un giovane con un curriculum così prestigioso? All’orizzonte ci sono altri incarichi da valutare? Questa è una delle preoccupazioni per i tanti sardi che amano il Man e che vedono nel museo nuorese il centro fondamentale d’attrazione del turismo culturale, e non solo per la Barbagia.

Nel colloquio con la commissione Fassi ha dimostrato un sincero interesse per la direzione del Man e il suo progetto è stato scelto per la centralità che il curatore e storico dell’arte ha assegnato alla cultura del Mediterraneo. In colloqui privati pare non abbia niente da eccepire sull’obbligo di garantire una presenza continua a Nuoro. Seconda preoccupazione: la situazione disastrosa dei trasporti da e verso il continente – che Fassi ha avuto modo di tastare con mano –, ha influito su un professionista abituato a un orizzonte internazionale?

Per ora dal Man ricordano che dalla firma di Giusti per la direzione della GAMeC di Bergamo e il suo effettivo trasferimento sono passati diversi mesi. Che nel bando non era indicata nessuna tempistica e che le procedure di rito richiedono almeno un mese di tempo. Nessuna preoccupazione quindi.

Resta il fatto che l’ultima mostra dell’era Giusti “L’elica e la luce. Le futuriste. 1912- 1944”, aperta venerdì chiuderà a giugno. Ci sarà il tempo per programmare nuove esposizioni e non perdere l’importante slot estivo? La qualità della proposta espositiva del museo Man, l’incessante lavoro di miglioramento di tutto lo staff e l’innalzamento del budget da parte della Regione hanno permesso al Man di raggiungere un posto di primo livello nell’offerta culturale, una lavoro che non si deve interrompere.

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