La Nuova Sardegna

Le nuove paste? Grani antichi e formati tradizionali

 Le nuove paste? Grani antichi e formati tradizionali

LOCERI. Non solo culurgionis, malloreddus e sebadas ma anche paste fresche preparate con semole particolari prodotte da grani antichi e macinate a pietra. Una nuova stagione fatta di sperimentazioni...

17 marzo 2018
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LOCERI. Non solo culurgionis, malloreddus e sebadas ma anche paste fresche preparate con semole particolari prodotte da grani antichi e macinate a pietra. Una nuova stagione fatta di sperimentazioni ha preso il via nel pastificio di Loceri “Sapori di Sardegna” che con questi nuovi prodotti è pronto a sbarcare nei punti vendita della penisola. «Utilizziamo diverse semole, in particolare quella che viene chiamata “trigu de oru”, una selezione dei migliori grani d’annata, tagliata con delle semola macinata a pietra» spiega Tiziana Loi titolare del pastificio ogliastrino.

Sono quattro i formati di pasta prodotti nel laboratorio: “maccarronis”, “maccarronis de ferritu”, lasagne senza uova e “mongittas”, una sorta di malloreddu ripiegato e battezzato così perché la sua forma ricorda vagamente le lumache. Per le sperimentazioni si utilizzano anche gli antichi grani sardi come su “trigu ruiu”. «Ci avvaliamo della collaboriamo col Sardo sole, la filiera isolana del grano duro che unica in Sardegna garantisce la tracciabilità della materia prima» sottolinea Loi. «Abbiamo investito in queste qualità pregiate – è la sua conclusione – non solo per le loro caratteristiche ma anche per valorizzare il progetto di filiera in un’ottica di integrazione tra territorio e produzione agroalimentare». (g.f.)

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