La Nuova Sardegna

Andrea, da modello per Armani al set di un film horror

Roberto Sanna
Andrea, da modello per Armani al set di un film horror

Il bambino di Ploaghe testimonial di Re Giorgio diventa attore in “Resurrection” che andrà al Festival di Los Angeles

10 aprile 2018
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SASSARI. Dai manifesti di moda al set di un film horror, passando per la media del 9 a scuola. La vita di Andrea Arru, il bambino di Ploaghe che qualche anno fa fu protagonista di una campagna mondiale di Giorgio Armani, è sempre sotto i riflettori del mondo dello spettacolo. Cambia soltanto il genere e per lui recitare è più divertente che stare fermo a posare per un servizio fotografico. L’occasione è stata quella del film horror “Resurrection” che il regista sassarese ha ambientato in una delle sue location preferite, Villa Pozzo. Film che, prodotto dalla Casablanca Entertainment e dalla Sardaleasing, probabilmente parteciperà al festival del cinema indipendente di Los Angeles. Andrea interpreta un bambino che compare negli incubi di una ragazza e a poco a poco si impossessa di lei fino a un finale da brivido. Spaventoso solo nella finzione, perché Andrea si è talmente divertito e affezionato alla troupe che al termine delle riprese è scoppiato in lacrime.

Fotografie addio. Almeno per adesso, la sua carriera nel mondo della moda si è interrotta. Per una legge e di mercato e una della natura: «Quando i bambini superano i 140 centimetri di altezza entrano nella categoria cosiddetta del “mezzo uomo” – racconta il padre Roberto – e di fatto smettono di lavorare, perché solo pochissime aziende di alta moda producono abiti per quella fascia di età. Intanto si è appassionato alla recitazione, ha frequentato la Scuola civica di cinema e la compagnia teatrale Bobò Chanè. Così ha recitato negli spot della Scuola e ha anche fatto una piccolissima comparsata nella fiction della Rai “Il principe libero” dedicata a Fabrizio De André. Poi sono arrivate due esperienze importanti: questo film con Alfredo Moreno e un altro con Marco Demurtas, intitolato “Buon lavoro” e ancora in fase di ultimazione. Girare un horror per lui è stato molto divertente, la troupe lo ha trattato benissimo e lui si è molto affezionato, non gli è pesato nemmeno alzarsi alle 4,30 del mattino per arrivare sul set all’alba. Lui era gasatissimo, io a dire la verità un po’ meno...».

Altro che Armani. Di sicuro Andrea non rimpiange le giornate da modello: «Recitare è divertente il triplo – racconta – , girare un film è stato bello e serve una grande serietà, mi sono divertito molto anche mentre mi truccavano. Se devo paragonare l’esperienza da modello a questa da attore non c’è storia. Voglio continuare a recitare, sto già aspettando un’altra chiamata, non vedo l’ora di cominciare un nuovo film».

Una vita normale. «Tutti ci chiedono come faccia con la scuola – sorride papà Roberto –, la risposta è che è in quinta elementare e ha la media del nove. In più gioca anche a calcio nella squadra del Ploaghe. Alla fine le riprese sono durate quattro giorni, ha perso solo una giornata di scuola. Direi che non possiamo lamentarci».

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