La Nuova Sardegna

Alla ricerca del tesoro di Henry Morgan

di Fabio Canessa
Alla ricerca del tesoro di Henry Morgan

Le avventure di “Zucchero nero”, nuovo libro di Miguel Bonnefoy ambientato in Venezuela 

21 aprile 2018
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Chi ama il realismo magico, il surrealismo, i grandi autori sudamericani come Gabriel García Márquez, deve segnarsi il nome di questo ancora giovane scrittore (classe 1986) che si può considerare figlio di quella letteratura anche se lui, Miguel Bonnefoy, preferisce (ce lo aveva raccontato nel 2015 quando era stato ospite del festival di Gavoi) pensare al suo lavoro senza incastrarlo dentro riferimenti letterari ma collegarlo alla gente e alla natura. Natura che è una presenza dominante delle sue storie come si capisce già dalle righe iniziali, e prima ancora si può intuire graficamente con la suggestiva sovraccoperta, del suo nuovo romanzo “Zucchero nero” (147 pagine, 16 euro) pubblicato dalla casa editrice 66thand2nd come “Il meraviglioso viaggio di Octavio” che lo aveva fatto conoscere in Italia. Francese con origini sudamericane, Bonnefoy quando scrive pensa soprattutto al Paese della madre: il Venezuela. Tra fiaba, avventura picaresca, allegoria ne fa un ritratto anche in “Zucchero nero”.

Il primo capitolo, che funge da antefatto, potrebbe vivere anche come un bellissimo racconto separato. Tutto comincia con «una nave naufragata in mezzo a una foresta, incastrata tra le cime degli alberi. […] la poppa era andata a infilarsi tra i rami di un mango, a molti metri d’altezza. A tribordo, i frutti pendevano dalle sartie. A babordo, le fronde avviluppavano lo scafo. Intorno era tutto secco, del mare rimaneva soltanto un po’ di sale tra le assi. Niente onde, niente maree». Come quel «vascello con diciotto cannoni e vele quadre» sia finito lì nessuno sa spiegarlo.

Al capitano, il leggendario pirata del XVII secolo Henry Morgan, pare quasi non interessare. Se ne sta sottocoperta, ormai vecchio e malridotto ma sempre attaccatissimo a oro e gioielli che ha messo da parte con la sua attività da bucaniere. Un tesoro definitivamente inghiottito dalla natura quando arriva una tempesta che spazza via la nave con i suoi uomini. Tre secoli dopo nel luogo esatto dove narra la leggenda si trovava il vascello, il cui relitto non è stato mai ritrovato, è sorto un villaggio. Comincia così la vicenda raccontata da Bonnefoy con protagonista la giovane Serena Otero e il cercatore di fortune Severo Bracamonte, convinto di poter ritrovare il tesoro di Henry Morgan. Con una narrazione, semplice e rigogliosa allo stesso tempo, che avvolge il lettore.

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