La Nuova Sardegna

David Meloni, il maestro sardo dell’equilibrio nel corpo e nella mente

Gianna Zazzara
David Meloni, il maestro sardo dell’equilibrio nel corpo e nella mente

Unico occidentale esperto di Iyengar Yogaad, la disciplina indiana per la cura della persona e dello spirito

21 aprile 2018
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Sono misteriose le vie del destino, viene da pensare ascoltando la storia di David Meloni, 42 anni, di Quartu Sant’Elena, unico occidentale al mondo a poter insegnare Iyengar Yogaad, una branca dello yoga. David il suo destino lo incrocia quando è ancora un bambino. A 5 anni sbircia di nascosto la madre mentre segue un corso di yoga in videocassetta e promette a se stesso: «Da grande farò il maestro di yoga».

«È stata una folgorazione – ricorda David –. Purtroppo mia mamma si è stufata presto dello yoga e io non l’ho più potuta ammirare mentre cercava, senza riuscirci, di imparare le posizioni». David cresce e si dimentica dello yoga. Studia, si diploma in ragioneria, e si dedica, con successo, al karate: è cintura nera secondo dan. Inizia a praticare Iyengar Yoga nel 1996 per affrontare meglio le gare nazionali e internazionali di karatè. «Me lo suggerì un mio maestro. Mi disse che mi avrebbe aiutato nella concentrazione. A Cagliari non c’era una scuola così iniziai da solo a leggere libri e a seguire corsi in videocassetta». In questa ricerca febbrile del suo sogno di bambino, David scopre l’Iyengar Yoga e cerca l’indirizzo della scuola italiana, che è a Firenze. «Contatto i maestri e comincio ad andare a Firenze per le lezioni. Nel frattempo mi ero iscritto ad Economia e commercio ma non era quello che volevo fare. Allora ho cambiato facoltà e ho scelto psicologia. Ma non ha funzionato. La verità è che volevo dedicarmi solo ed esclusivamente allo yoga».

L’unica difficoltà è cercare di convincere i suoi genitori. «All’inizio erano molto preoccupati. Ricordo che mi dicevano: “David cosa sta succedendo? Sei per caso entrato in una setta?”». Ma David va avanti per la sua strada. Riesce a convincere i genitori e trova con loro un accordo: seguirà i corsi a Firenze e nel frattempo, per pagarsi le lezioni e i viaggi, darà una mano ai genitori nella loro attività di famiglia. A Firenze David ha la certezza che lo yoga è il suo destino, e così nel 2003 fa il suo primo viaggio in India per incontrare il fondatore dell’Iyengar Yoga, il maestro Guruji B.K.S. Iyengar. «Sono rimasto un mese e il maestro potevo guardarlo solo da lontano, non mi degnava neanche di uno sguardo. Dal 2003 sono tornato a Pune ogni anno, per un mese, fino al 2007. Per quattro lunghi anni era come se per il maestro non esistessi». Ma David non si arrende e continua ad andare in India: «Volevo che fosse il maestro a insegnarmi i segreti della disciplina». Nel 2008, all’improvviso, il guru si accorge di David «e comincia a insegnarmi direttamente: tra pratica e studio mi applicavo dieci ore al giorno». Il maestro muore, a 95 anni, nel 2014. David continua ad andare in India per seguire i corsi tenuti dai figli del maestro che qualche mese fa gli consegnano l’attestato che lo autorizza – unico non indiano al mondo – ad insegnare Asana (posizioni) e Pranayama (tecniche di respiro) al livello più alto, il dodicesimo. «Sono il primo occidentale al mondo ad avere ottenuto questo certificato. E anche in India sono riusciti a raggiungere questo livello solo i figli del maestro, che non hanno bisogno di certificazione, e qualche altro indiano». Ma qual è la caratteristica dell’Iyengar? «È molto simile al pilates. Il sistema Iyengar si basa sulla postura e sul riallineamento. È adatto a tutti, anche agli anziani. L’obiettivo è quello per cui è nato lo yoga: salute nel corpo e calma nella mente».

David tre anni fa ha aperto la sua scuola a Firenze dove tiene corsi di gruppo. «Prima facevo anche lezioni private, in Italia e all’estero, 50 euro l’ora, ora non più. Qualche nome? C’è la privacy, ovviamente, ma ho avuto allievi famosi: personaggi della moda, ereditiere, banchieri». Nonostante sia uno dei maestri di yoga più famosi al mondo, David Meloni continua a seguire una rigida routine quotidiana. «Sveglia alle 7, un’ora dedicata al Pranayama, alla respirazione, poi due ore di Asana, le posizioni. La sera insegno nella mia scuola, insieme a mia moglie Romi». David è vegano da sei anni. «Ma sono diventato vegetariano a 18 anni appena ho cominciato a praticare yoga». Cosa ne pensa la sua famiglia? «I miei genitori fanno ancora battute sul mio stile di vita. Ogni volta che torno in Sardegna mia mamma cerca in tutti i modi di convincermi a mangiare il porcetto. Ormai non può più cucinarlo neanche per mio fratello: è diventato vegetariano». Perché lo yoga è così di moda in Occidente? «Il mondo è sempre più veloce e stressante, serve una valvola di sfogo per trovare la pace interiore. E molti lo trovano nello yoga». Sarà per questo che David non soffre lo stress, nonostante giri il mondo come una trottola per insegnare i suoi segreti. «Sono appena rientrato dalla Cina. Il prossimo weekend sono in Ungheria, quello successivo in Florida». E poi Scozia, Polonia, Slovenia, Francia. E in Sardegna? «Purtroppo non sono mai riuscito a organizzare un corso. Prima mandano le adesioni, poi all’ultimo minuto disdicono perché il fine settimana preferiscono andare al mare oppure a correre. La verità è che i sardi non devono liberarsi da alcuno stress. Da voi c’è uno yoga naturale: la natura. Basta guardare un tramonto, fare una passeggiata lungo la spiaggia o in campagna e uno ritrova la pace. Altro che lezioni di yoga».

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