La Nuova Sardegna

«L’amore è tutto»: le confessioni di Bianca Atzei

di Andrea Massidda
Bianca Atzei
Bianca Atzei

La cantante di origini sarde si mette a nudo. Dall’affetto per Max Biaggi all’Isola dei famosi

21 aprile 2018
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SASSARI. C’è quello per il proprio lavoro («non vedo l’ora di cantare davanti al mio pubblico»), quello per l’isola delle radici («sono nata a Milano, ma adoro la mia Sardegna») e persino quello provato per l’Isola dei famosi, il reality di Canale 5 nel quale è arrivata al secondo posto («un’emozione pazzesca»). Ma soprattutto – non è un mistero – c’è quello per Max Biaggi, il centauro tombeur de femmes che anche se tra loro tutto è finito ancora le fa battere il cuore. Chiacchierare con Bianca Atzei senza imbattersi nell’argomento “Amore” è praticamente impossibile. E non solo perché le sue canzoni – e pure il suo romanzo, di fatto autobiografico – gira e rigira ruotano sempre intorno al sentimento umano più forte e importante, ma proprio perché lei stessa è un’esplosione del massimo affetto declinato in ogni forma. Lo ammette candidamente: «L’amore è il vero motore del mondo».

Trentun anni appena compiuti, un successo conquistato con talento e tenacia, Bianca prova a raccontarsi mettendosi a nudo e partendo dalle primissime performance su un palco. Con una premessa: «Ho una voglia pazza di stare in famiglia, la settimana prossima prendo l’aereo e me ne vado da nonna Mariuccia a Siamanna, vicino a Oristano. Mi barrico da lei assieme ai miei genitori e stacco il telefono per tre giorni».

Bianca, quando ha capito che nella vita voleva fare la cantante?

«È stata una cosa spontanea, naturale. Tutto è accaduto grazie a una insegnante di canto che quando avevo circa sei anni mi sentì al karaoke. Poi, incoraggiata dai miei genitori, ho incominciato a studiare. Cantavo sempre, in ogni occasione. Avevo una voce grossa che stupiva tutti: “Come fa a cantare così con quel corpicino esile?”, chiedevano a mia mamma».

Poi?

«Poi ho inseguito sempre il mio sogno a testa bassa. Ho ricevuto un miliardo di no e chissà quante porte in faccia a provini, concorsi e così via. Ho faticato tantissimo, tentai almeno cinque volte invano di andare a Sanremo, una volta anche in coppia con Alex Britti. Niente da fare. Ma io non ho mai mollato. E adesso sono contenta di aver fatto questi sacrifici. Sudare paga, me lo ha insegnato mio padre, muratore e grande lavoratore. Ma pure mia mamma è una persona molto forte».

La svolta quando c’è stata?

«Quando mi presero a “Domenica 5” per fare la corista nel programma condotto da Barbara D’Urso. È lì che conobbi Diego Calvetti, che è stato il mio produttore. Poi ho firmato con l’etichetta Baraonda e sono finalmente andata a Sanremo, due volte».

Il suo primo disco s’intitola “L’amore vero”. Per curiosità, lei come distingue l’amore vero da una passione?

«Eh, bella domanda. A volte le prime sensazioni possono ingannarti, poi vieni spiazzata dal comportamento dell’altra persona o magari dal tuo. Insomma, ti convinci di qualcosa e all’improvviso tutto cambia. La verità? Boh (ride - ndr)».

Facendo un bilancio del suo curriculum sentimentale ritiene d’avere più rimorsi o più rimpianti?

«Credo più rimpianti. Per come sono fatta io. Forse in certe situazioni mi sarei dovuta comportare in maniera diversa: uso poco la testa, sono troppo impulsiva, vado di pancia, di cuore. A volte me la prendo con me stessa perché magari se agisci in maniera un po’ diversa non arrivi a determinati epiloghi. Ma è la mia natura, come faccio a cambiarmi? Se nasci quadrato muori quadrato. In questi tempi, inoltre, le persone non hanno più voglia di sopportarsi, prendi e lasci, è tutto così facile, tutto molto più leggero, tutto più superficiale: manca la voglia di conoscere qualcuno più a fondo. È un peccato».

La storia conclusa con Max Biaggi cosa le ha insegnato?

«Io delle persone mi voglio fidare, però è meglio non dare mai niente per scontato. Devi sempre stare un passo indietro per non farti male. Non dico di avere paura, sia chiaro, ma bisogna viversi il momento sapendo che tutto in un attimo può cambiare e forse non è per sempre come nelle favole».

Ascoltare canzoni d’amore aiuta a elaborare il lutto di un rapporto finito?

«In generale sì, è una cura. Ma per quanto mi riguarda, no. Io sono contenta di non aver ascoltato musica in questi tre mesi passati sull’Isola dei famosi. Mi è mancato stare sul palco e vedere le persone che canta no le mie canzoni, ma non ascoltare musica, stare dall’altra parte del mondo, non avere il cellulare e non sapere niente mi ha aiutato tanto. La canzone che ho portato a Sanremo, “Ora esisti solo tu”, per me ha un peso enorme, perché io l’ho dedicata sul palco dell’Ariston a Max, la persona che amavo follemente. Parlava di lui e me».

Torniamo all’Isola dei famosi. Ma davvero in quanto a emozioni per lei se la gioca con il festival di Sanremo?

«Sono due cose completamente diverse, ma lì sull’Isola ti metti a nudo, completamente. Ero io, ed ero lì anche per quello. Una prova di forza».

Si sente pronta per ripartire con musica e nuovi flirt?

«Da quando sono tornata non vedo l’ora di lavorare sul prossimo singolo. Ho tanti progetti. Per il resto sto bene, sono in pace con me stessa e ho voglia di divertirmi, non sono in cerca di storie importanti».

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