La Nuova Sardegna

Una superspugna contro il petrolio

Una superspugna contro il petrolio

Le perdite di petrolio in mare potranno essere assorbite e rimosse grazie a una nuova sostanza galleggiante che combina scarti dell’industria petrolifera e olio da cucina. Creato dai ricercatori...

28 aprile 2018
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Le perdite di petrolio in mare potranno essere assorbite e rimosse grazie a una nuova sostanza galleggiante che combina scarti dell’industria petrolifera e olio da cucina. Creato dai ricercatori della Flinders University del South Australia, il nuovo polimero è un composto di zolfo e olio di canola e agisce come una spugna per assorbire il petrolio greggio e diesel dall’acqua salata. Può essere poi spremuto per rimuovere il petrolio e riutilizzato più volte oppure utilizzato come filtro in una pompa attraverso cui far passare l’acqua inquinata, che una volta filtrata può essere rimessa in mare. In entrambe i casi il petrolio resta nel polimero, spiega il responsabile del progetto Justin Chalker, docente di chimica sintetica dell'ateneo ed esperto dell'ente federale di ricerca Csiro, su Advanced Sustainable Systems. Sia l’olio di canola sia lo zolfo sono idrofobi cioè non interagiscono con l’acqua e il polimero creato dalla loro combinazione non solo assorbe il petrolio ma lo converte in una gelatina. «Non ci aspettavamo – scrive Chalker – l’effetto di aggregazione. È uno dei risultati interessanti emersi

in laboratorio».

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