La Nuova Sardegna

il festival 

Is Real, l’occhio del cinema per esplorare il mondo

di Fabio Canessa
Is Real, l’occhio del cinema per esplorare il mondo

NUORO. Le giornate quotidiane di un gruppo di bambini, figli di agricoltori, nella campagna del sud-ovest dei Paesi Bassi. Questo il racconto al centro di “Ceres” di Janet van den Brand, poetico...

03 maggio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Le giornate quotidiane di un gruppo di bambini, figli di agricoltori, nella campagna del sud-ovest dei Paesi Bassi. Questo il racconto al centro di “Ceres” di Janet van den Brand, poetico documentario che ieri sera ha aperto la terza edizione di IsReal, Festival di Cinema del Reale “Sguardi sul Mediterraneo”.

Oggi la manifestazione organizzata dall’Istituto regionale superiore etnografico di Nuoro, con il contributo della Fondazione di Sardegna e della Film Commission regionale, entra nel vivo e fino a domenica l’Auditorium Lilliu ospiterà dalla mattina alla sera le proiezioni dei film selezionati. Molti diretti da donne, come il documentario di apertura della regista olandese.

«Non abbiamo cercato appositamente film a regia femminile – sottolinea il direttore artistico Alessandro Stellino – ma tra le opere migliori del cinema del reale emerse nei più importanti festival internazionali, abbiamo registrato una nuova tendenza. Le opere delle giovani registe osano di più e non hanno paura di affrontare temi importanti con modestia e grazia, ma anche con intensa forza emotiva e visiva. Dunque non è un caso se il concorso internazionale di quest’anno vanta una fitta presenza di donne, alcune delle quali giovanissime: il mondo e la società sono in rapidissima trasformazione e i loro sguardi ne restituiscono con freschezza la dimensione mutevole».

Strettamente legato a un discorso sul femminile è “Djamilia” di Aminatou Echard, in programma oggi alle 18, che tratteggia ritratti di donne appartenenti a diverse generazioni in Kirghizistan, tra chi ha seguito la tradizione e chi si sta costruendo una propria strada.

Giornata che sarà aperta da due film scelti per la retrospettiva dedicata a Lucien Castaing-Taylor e Véréna Paravel, coppia di autori che arriva da Harvard: alle 11 si potrà vedere “Sweetgrass”, realizzato dal solo Castaing-Taylor, che segue gli ultimi cowboy dei nostri tempi mentre conducono al pascolo estivo le loro greggi di pecore tra le montagne del Montana. Alle 16 invece “Foreign Parts” girato da Paravel (con J.P. Sniadecki) nel quartiere industriale di Willets Point a New York. A chiudere le proiezioni di oggi sarà invece, alle 21, “Of Fathers and Sons” di Talal Derki che ritorna nel suo Paese d’origine, una Siria sconvolta dal conflitto armato, assumendo l’identità di un videoreporter filo-jihadista per raccontare da vicino il radicalismo islamico. Nel programma della serata anche un evento speciale: alle 19, nella sala Sardegna del Museo del costume, ci sarà la presentazione del volume “Banditi a Orgosolo, il film di Vittorio de Seta” di Antioco Floris, con la partecipazione di Goffredo Fofi e Salvatore Mereu.

Venerdì e sabato si completerà l’omaggio a Lucien Castaing-Taylor e Véréna Paravel con “Leviathan”, “Somniloquies” e “Caniba” che hanno realizzato insieme, mentre per il concorso si potranno vedere “Terra Franca” del portoghese Leonor Teles, “Le case che eravamo” di Arianna Lodeserto, “CittàGiardino” di Marco Piccarreda, “Bel-79” della bielorussa Olga Prusak, “Playing Men” dello sloveno Matjaz Ivanisin, “Braguino” del francese Clément Cogitore. La giornata di domenica sarà dedicata a film fuori concorso, tra questi “L’uomo con la lanterna” di Francesca Lixi.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative