La Nuova Sardegna

Monumenti aperti: Sassari riscopre il suo centro storico

di Stefano Ambu
Monumenti aperti: Sassari riscopre il suo centro storico

Presentato il programma, che coprirà tutto il fine settimana Iniziative anche a Cagliari, Olbia, Bosa e Basso Campidano

03 maggio 2018
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CAGLIARI. In centro per un giro tra i negozi storici? O al lago? Non è il dilemma delle vacanze mare-montagna: con Monumenti aperti si possono fare tutte e due le cose. Ad esempio il programma sassarese della manifestazione in calendario sabato e domenica propone un percorso tra tradizione e shopping partendo dal cuore della città, da piazza Castello, passando per via Luzzati e largo Cavallotti verso piazza Azuni e scendendo lungo il corso Vittorio Emanuele II.

L’itinerario prosegue lungo via Turritana, via Brigata Sassari e via Università. Con tappe nei nove negozi storici riconosciuti dalla Regione: le attività apriranno le loro porte per far conoscere la storia della città attraverso l’evoluzione del commercio nel centro cittadino. Un altro modo di partecipare a Sassari Monumenti Aperti è invece quello di affrontare- si fa per dire visto che si tratta di una comoda passeggiata- il sentiero naturalistico che porta alla scoperta del lago Baratz con le visite guidate della durata di due ore circa e per massimo 30 persone. Sono alcune delle offerte per il prossimo fine settimana con Sassari che apre 45 pezzi di storia del suo patrimonio artistico, archeologico e naturalistico per la sua quattordicesima partecipazione a Monumenti aperti, manifestazione coordinata da Imago Mundi Onlus. Una iniziativa che anche quest’anno ha ricevuto la Medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana.

L’apertura ufficiale è prevista per sabato in piazza Azuni: a partire dalle ore 16 si raduneranno gli studenti e di seguito si svolgerà lo spettacolo degli sbandieratori e dei musici della Città dei Candelieri. Le parole chiave di quest'anno sono «cultura patrimonio comune». E Sassari ha scelto di svolgere il tema scegliendo Palazzo di Città - Museo della Città, Palazzo d’Usini - Biblioteca comunale, Palazzo Giordano Apostoli e il Centro di restauro dei beni culturali a Li Punti . I monumenti della città sono divisi in 4 percorsi. Nel cuore del centro storico sarà aperta ai visitatori la Cattedrale di San Nicola.

Dentro le mura il fiore all'occhiello sarà il Palazzo Arcivescovile dove ha sede la Biblioteca Diocesana. Oltre le mura ci sarà la possibilità di visitare il Rifugio Antiaereo di via Sanna. Per Città e territorio, tra storia e natura, la novità è Casa Dau, la sede storica dell’associazione Luigi Canepa. A questi si aggiunge la rete Thàmus che suggerisce al visitatore un itinerario che, inserendosi nei 4 percorsi, coinvolge, il Museo della Città, il Palazzo Ducale, il Palazzo dell’Insinuazione, il Palazzo d’Usini, la Fontana di Rosello e, in territorio extraurbano, l’area archeologica di Monte d’Accoddi e la domus de janas di Montalè a Li Punti. Ci sono poi anche in questa edizione i sentieri rurali. Le visite guidate che seguiranno due percorsi differenti sono a cura del CAI - Club Alpino Italiano.

In questo fine settimana “Monumenti aperti” anche a Cagliari, Bosa, Gonnosfanadiga, Olbia, Sant’Antioco e nel Basso Campidano. Per Cagliari una risposta, a suon di cultura, al blitz dei vandali che hanno recentemente devastato le statue dei giardini pubblici. Visite per la prima volta – o dopo tanti anni – alla caserma Ederle, alla chiesa di Sant'Eulalia, all'ex deposito carburanti dell'aeronautica militare a Monte Urpinu.. Lo scorso anno i visitatori erano stati 110mila. Settantotto i beni che saranno aperti e raccontati da almeno 5.500 volontari, in gran parte studenti di 55 scuole cittadine.

Non solo visite, ma anche azioni concrete per conservare i tesori della città: Imago mundi ha sostenuto il ripristino del portone di ingresso della galleria rifugio di via don Bosco. Due giorni all'insegna della cultura che si snoderanno attraverso quattro percorsi tra i monumenti e uno tra gli archivi. Punti di partenza: la Cittadella dei musei, l'Orto botanico, il Conservatorio e il cimitero di Bonaria.
 

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