La Nuova Sardegna

L'intruso. Marta Cabriolu: "Un crescendo di stupore per le incisioni di Rembrandt al Museo di Villacidro"

Marta Cabriolu, sindaca di Villacidro
Marta Cabriolu, sindaca di Villacidro

Da qualunque opera si parta, è un crescendo di curiosità, di stupore, quasi di incredulità per la maestria con cui le incisioni di Rembrandt si propongono agli occhi del visitatore della mostra che è...

05 maggio 2018
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Da qualunque opera si parta, è un crescendo di curiosità, di stupore, quasi di incredulità per la maestria con cui le incisioni di Rembrandt si propongono agli occhi del visitatore della mostra che è stata inaugurata a Villacidro il 14 aprile. Un’esposizione unica, che rappresenta la punta di diamante delle attività 2018 del Museo di Arti Grafiche del Mediterraneo Marchionni (Magmma). Con queste poche righe vorrei provare a trasmettere al lettore almeno un po’ della mia emozione nell’ammirare le opere di uno degli artisti più grandi della storia dell’arte europea. Giunti allo storico Palazzo Vescovile, gentilmente concesso dal vescovo di Ales-Terralba, monsignor Roberto Carboni, non appena si accede all’ala appositamente ristrutturata lo sguardo si perde nella profondità del bianco e delle luci che illuminano le opere. In questa mostra sono presenti numerose tavole a carattere religioso, una delle quali mi ha letteralmente tolto il respiro: “La deposizione di Cristo dalla Croce”. Quante volte artisti e pittori hanno dato sfogo alla loro fantasia, nel rappresentare questo momento della nostra cultura religiosa? Eppure quella di Rembrandt ha qualcosa di più. Quel sublime gioco di chiari e scuri, in uno spazio così ridotto, ci fa percepire i volti delle persone, gli abiti, gli oggetti, i raggi di luce attraverso le nuvole, e infine quel corpo, il corpo di Gesù, non già bello e scolpito come tante volte abbiamo visto, ma cadente, non più giovane e provato dalla sofferenza. Questa incisione ci trasmette il dolore, la passione, la rassegnazione e lo fa in modo straordinario e impressionante. Per questo motivo non può e non deve essere uno sguardo fugace, quello del visitatore, ogni opera necessita di soffermarsi nei dettagli, tanto che riguardando nuovamente le tavole è possibile notare particolari che erano sfuggiti la prima volta.

La tecnica dell’acquaforte, che in Rembrandt ebbe la sua massima espressione secentesca, mette in evidenza il genio di quest’uomo, capace di visualizzare nella propria mente il risultato finale dell’opera e di far percepire all’osservatore non già la complessità della realizzazione, quanto la bellezza di quella precisione millimetrica, tradotta nei ritratti dei suoi contemporanei, nei suoi autoritratti e nelle illustrazioni di scene tratte dalla Bibbia. Gli importanti i patrocini avuti da questa mostra sottolineano come, con gli stimoli giusti e tanta determinazione, si possono ottenere grandi risultati. Complimenti a Walter Marchionni e al suo staff per aver realizzato un’esposizione di assoluto livello, che resterà a Villacidro fino a mercoledì prossimo.

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