La Nuova Sardegna

Perdasdefogu unisce i Nobel di due mondi

di Paolo Coretti

Al Salone del libro la presentazione della rassegna letteraria: tra gli ospiti Marc Lazar, Luigi Manconi e Sergio Rizzo

13 maggio 2018
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TORINO. È stato il presidente del Salone del libro Massimo Bray a sottolineare «il ruolo universale della letteratura” che unisce il Mediterraneo all'Atlantico con due nomi eccellenti come Grazia Deledda e Gabriel Garcia Marquez». E il Salone, giunto alla 31.ma edizione, «è felice – ha detto il direttore Nicola Lagioia - di unire il nome dell'Italia e di un piccolo paese sardo, Perdasdefogu, alla Colombia: sono i libri che danno voce al il mondo». E lo fanno crescere «anche in giorni di metamorfosi e che spesso ci appaiono bui», ha aggiunto Lagioia. Col placet dei massimi dirigenti del Salone, è stato presentato ieri mattina al Lingotto il programma dell'ottava edizione del festival “Settesere Settepiazze Settelibri” di Perdasdefogu, selezionato tra i migliori d'Italia con “PazzaIdea” di Cagliari, “Sulla terra leggeri”, “Marina Cafè Noir”, “Tuttestorie” e il Festival del libro di Iglesias.

Il festival di Perdasdefogu (30 luglio-5 agosto) è stato presentato dal direttore artistico Giacomo Mameli e dal presidente della proloco Vittorino Murgia. Oltre alla serata inaugurale (I Nobel dei due mondi) ospiti della rassegna foghesima saranno Marc Lazar, Vito Mancuso, Luigi Manconi, Sergio Rizzo, Angela Guiso, Bianca Pitzorno e Gabriella Turnaturi con un ricco programma di eventi musicali con Gavino Murgia, il gruppo Etnos di Orosei, Vanni Masala, Chiara Effe, i Tenores di Bitti e i Gravity Sixty di Nuoro. Tra gli ospiti i giornalisti Giorgio Zanchni (intervista Lazar, piazza Longevità), Mario Sechi (in piazza Europacon Sergio Rizzo parla con i sindaci di Sassari, Cagliari, Oristano, Lanusei, Alghero, Carbonia, Perdasdefogu), Costantino Cossu (con Angela Guiso e Paola Piras) e Manuela Arca (con Bianca Pitzorno) e Lilli Pruna (con Gabriella Turnaturi ) . Coordinato da Francesca Lai, l'incontro è stato seguito in una sala gremita. È intervenuta Ilide Carmignani, traduttrice di “Cent'anni di solitudine” dopo 50 anni dal Nobel. E la Camignani interverrà al festival foghesino con Laura Pisano dell'università di Cagliari. Molto applaudito l'intervento del vicesindaco di Nuoro e assessore alla Cultura Sebastian Cocco: «Abbiamo sempre creduto nel festival di Perdasdefogu che porta nel mondo il nome della Sardegna e in particolare di Nuoro con Grazia Deledda. Celebreremo il gemellaggio con Aracataca perché Nuoro si proietta nel mondo col segno della cultura e della letteratura. E sulla strada culturale vogliamo insistere».

Alla vigilia del festival (domenica 29 luglio) un gruppo in costume di Nuoro sfilerà nelle strade di Perdasdefogu con quelli della Colombia, Uta, Desulo e il “Silvana Coni” di Foghesu. Con un annuncio anche per la nona edizione del 2019: a Perdasdefogu ci sarà lo scrittore colombiano Santiago Gamboa che ha presentato il suo libro “Ritorno alla buia valle” presentato – nella sala Internazionale - dal giornalista Giacomo Mameli. È stato Gamboa a dire: “Sono felice di andare in Sardegna e vedere la prima piazza al mondo chiamata Cent'anni di solitudine. Ho conosciuto Marquez, è stato il mio maestro. Pensare che è valorizzato anche in un piccolo villaggio della Sardegna non fa che onorarci. È la letteratura, fra Marquez e la Deledda, che unisce il mondo”. Nella foto: da sinistra il vicesindaco di Nuoro Sebastian Cocco, Giacomo Mameli, Ilide Carmignani, Francesca Lai e Vittorino Murgia.

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