La Nuova Sardegna

Ivo Piras, che vive e opera a Mogoro, si occupa principalmente di fotografia, ma non appena si trova di fronte a un tema congeniale non esita a trattarlo anche con le parole. È il caso dei castelli della Sardegna, dei quali dà l’inventario completo in “Castelli di Sardegna. Storia, natura, leggende”. (Editore Sguardi sardi, 112 pagine, 42 euro). Che poi, in realtà, nell’elegante opera, che presenta come un «invito all’esplorazione», non si occupa solo dei castelli veri e propri, ma di tutti gli edifici che sono stati usati nell’isola con intenti difensivi, o comunque di guerra.

Il discorso ha inizio perciò con i nuraghi, e ancora prima con alcune grotte utilizzate come rifugio e con le muraglie megalitiche erette per proteggere i villaggi. Dopo aver illustrato l’epoca fenicia e quella romana passa ai castelli dell’epoca giudicale, descritti ognuno in accurate schede complete di immagini e di notizie storiche. Vengono poi quelli delle potenze esterne, dai Pisani agli Aragonesi, e ancora le città murate, le torri costiere, i forti e i bastioni sabaudi, i fari e i semafori militari, per concludere con alcune storie leggendarie e la condizione attuale degli edifici; più una trattazione originale e inedita sulle specie animali che popolano le rovine e su quelle vegetali che prosperano sulle vecchie muraglie.