La Nuova Sardegna

“Voci di maggio” sbarca nell’Arcipelago

di Serena Lullia

La Maddalena ospita, dal 1° al 3 giugno, il grande raduno di musica, solidarietà e gastronomia organizzato dagli Istentales

24 maggio 2018
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INVIATA ALLA MADDALENA. La Woodstock in salsa etno-sarda diventa maggiorenne. Un traguardo importante che “Voci di maggio” celebra nell’isola-parco portando nel cuore della Maddalena, dal primo al tre giugno, tutti gli ingredienti di un successo lungo 18 anni. Spettacolo, folclore, musica, sport, enogastronomia. E quest’anno nel grande contenitore firmato Istentales c’è anche la religione con l’arrivo delle reliquie di Santa Rita da Cascia. Per questa occasione la band nuorese, mente e cuore di “Voci di maggio”, ha messo in mano una chitarra elettrica a Giuseppe Garibaldi. Il Generale in versione rock è l’immagine scelta per questa tre giorni che coincide, il 2 giugno, con l’anniversario della morte dell’eroe. La manifestazione ha già fatto il tutto esaurito. Nei 22 hotel maddalenini e negli oltre 40 b&b non c’è un posto libero. I turisti stanno prenotando nella vicina Palau per non perdere il fine settimana sul mare con dentro il cuore dell’identità sarda.

I CONCERTI. Gemellaggio di musica, sentimenti ed emozioni in pieno stile Istentales. Dalla penisola sbarcano alla Maddalena Roberto Vecchioni e i Nomadi. Il primo giugno, in piazza Comando, andrà in scena il festival di musica elettronica “Ironik electronik Sardinia” che vedrà protagonisti Saffronkeira ed Enzo Favata, Kabaret maker, Giangi Cappai, Max Scanu, Lollino, Street Preacher. Il 2 giugno si esibiranno Maria Luisa Congiu, Tenore Untana vona, Boes e Merdules bezzos de Otzana, Varco zero, Giuseppe Masia, coro Amici del folklore, Tenore Santu Caralu, Soleandro, Funky jazz Orchestra di Berchidda, Davide Guiso e Francesca Lai. Gran finale con Roberto Vecchioni e gli Istentales che canteranno insieme “A mani nude” scritta per i terremotati dell’Umbria. Il ricavato della vendita dei cd con il brano andrà alla ricostruzione del convento delle suore di clausura di Cascia. Il 3 giugno serata con i gruppi pop sardi, il gruppo folk Cascia Sonidumbra, Stefano ed Elsa Cherchi, Haera, S’Urtzu e su Pimpirimponi, Norax, in attesa della performance sotto le stelle dei Nomadi. «Abbiamo trovato una amministrazione comunale che ha sposato subito il progetto di Voci di maggio – spiega Gigi Sanna, frontman degli Istentales –, che va oltre il concerto musicale. Ci sono grandi manifestazioni collaterali e quest’anno anche un profondo aspetto religioso».

BUON CIBO. Il primo giugno sagra dei prodotti tipici; il 2 del maialetto. Il 3 del vitello. Il 2 giugno alle 15 gli Agrichef Coldiretti serviranno una degustazione di piatti garibaldini

SOLIDARIETÀ E FEDE. La basilica di Cascia e la parrocchia di Santa Maria Maddalena che quest’anno festeggia i 250 anni sono diventate sorelle di solidarietà. Lo scorso anno i pastori sardi con Coldiretti e Cna portarono mille pecore ai pastori umbri che avevano perso tutto con il terremoto. La generosità del secolare rito di sa paradura è andata oltre il gesto del dono. Sulle macerie del sisma, dal dolore delle aziende distrutte è rinata la speranza e un legame speciale tra comunità. Per ringraziare la Sardegna da Cascia arrivano nell’isola le reliquie di Santa Rita. Sbarcheranno il primo giugno al porto di Olbia con 170 fedeli e il sindaco di Cascia. Le reliquie verranno esposte nella basilica di San Simplicio, poi ad Arzachena. In tarda mattinata il corteo di figuranti che per la prima volta varca le mura di Cascia accompagnerà le reliquie e la statua di Santa Rita fino alla parrocchia maddalenina dove resterà fino al 3 giugno.

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