La Nuova Sardegna

Beffati dal televoto alla “Prova del cuoco”: «Noi vincitori morali»

di Andrea Massidda
Sandro Cubeddu e Vito Senes alla Prova del Cuoco
Sandro Cubeddu e Vito Senes alla Prova del Cuoco

Parlano gli chef sardi sconfitti per uno strano disguido. Vito Senes: «Peccato perdere così, ma siamo tutti amici» 

27 maggio 2018
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SASSARI. Anche ai grandi chef, abituati per mestiere ad assaggiare delizie con aromi e sapori sopraffini, può capitare di restare con l’amaro in bocca. Per conferma chiedere a Vito Senes e Sandro Cubeddu, superstar de “La prova del cuoco”, che venerdì scorso sono stati eliminati alle semifinali del programma di Raiuno per quello che a tutti è parso un pasticcio (e non nel senso gastronomico del termine). In realtà, i due concorrenti sardi – il primo è il titolare del noto ristorante di Sennori, mentre il secondo lo è della pizzeria Re/Mi di Sassari – stavano sfidando dietro i fornelli i colleghi del Veneto nella cosiddetta gara del “Campanile italiano”. E le premesse per passare il turno c’erano tutte. Non foss’altro perché Vito e Sandro, intenzionati a vincere ancora, avevano tirato fuori dalla pentola un piatto difficilmente superabile: macarrones de busa (preparati rigorosamente a mano e in diretta) in brodo ristretto di pesce, con bottarga, pomodorini ciliegini cotti al forno e finocchietto selvatico. Roba da far tremare le gambe per la bontà. Ma soprattutto una specialità oggettivamente molto più appetibile del pur ottimo piatto a base di branzino proposto dal team veneto.

Fatto sta che, al momento del televoto, sulla pagina Facebook del programma qualcosa non ha funzionato. E mentre il pubblico votava cliccando sulle foto dei concorrenti, per un incomprensibile errore le scritte “Sardegna” e Veneto” si sono invertite per ben tre minuti. «Una confusione incredibile – racconta Vito Senes, ormai già tornato al lavoro – che a mio avviso è stata determinante per il verdetto finale: abbiamo perso per una manciata di voti e nonostante avessimo evidenziato subito il problema nessuno ne ha voluto tener conto».

Vito, insomma, l’ha presa molto sportivamente. «Intanto è un gioco – precisa – e poi siamo tutti amici, non mi è sembrato opportuno farne un caso. Anche perché moralmente ci sentiamo i vincitori di questa sfida». E in effetti, ieri pomeriggio il televoto ancora aperto (ma purtroppo a verdetto già registrato) dava la Sardegna al 62 per cento e il Veneto al 38 per cento.

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