La Nuova Sardegna

Sardegna e Giappone, le foto di Piliarvu a Tokio

Sardegna e Giappone, le foto di Piliarvu a Tokio

L'artista sassarese mette in mostra ventisei scatti di paesaggi, di diversi luoghi delle due isole, per raccontare lo scorrere del tempo

13 giugno 2018
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SASSARI. Ventisei scatti di paesaggi, di diversi luoghi della Sardegna e del Giappone, per raccontare lo scorrere del tempo durante il ciclo di un anno. Così si presenta la nuova mostra del fotografo sassarese Giovanni Piliarvu in corso alla Island Gallery di Kyobashi, un quartiere di Tokyo.

Immagini raccolte negli ultimi anni in vari viaggi in Italia e nel Paese del Sol Levante dove Piliarvu vive ormai da tempo. Ovviamente non mancano paesaggi sardi, tra cui la chiesa romanica di Santa Sabina, il faro di Mangiabarche a Calasetta, Aggius e Palau. Per quel che riguarda il Giappone ci sono scatti invernali dell’Hokkaido, il coloratissimo autunno di Nagano, i ciliegi di Tokyo e i campi di riso a terrazze della penisola di Boso.

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Si tratta della terza personale del fotografo quarantenne nella prestigiosa galleria (alle quali vanno aggiunte alcune mostre collettive), dove ha spesso portato angoli della Sardegna. La sua carriera come fotografo, ha raccontato, è iniziato proprio con la presentazione di materiale derivante da uno dei viaggi di ritorno nell’isola per trovare la famiglia.

La sua specialità le foto di paesaggi, della Sardegna come del Giappone che gira in lungo e largo alla ricerca sempre di posti nuovi e poco conosciuti dal turismo. L’esposizione visitabile in questi giorni ha come titolo “Fluire”, termine che raccoglie un profondo significato legato all’alternarsi delle stagioni e ai momenti di cambiamento del mondo che ci sta attorno.

Una mostra, quella di Piliarvu, che viene presentata così: «Pensare a Paesi lontani fa pensare anche a grandi differenze. Ma è veramente così? Gli esseri umani devono tutto alla benevolenza di Madre Natura. Non importa quanto cerchiamo di dimenticarlo, ma la nostra vita è legata a quello che la natura ci offre e al cambio del tempo e delle stagioni, non importa quale parte del mondo sia». (f.c.)
 

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