La Nuova Sardegna

Da domani a Viddalba rendez-vous degli amici di Zagor

Da domani a Viddalba rendez-vous degli amici di Zagor

VIDDALBA. Domani in occasione del 57esimo compleanno dello Spirito con la Scure, inizierà la seconda edizione del “Rendez-vous degli amici di Zagor” che caratterizzerà Viddalba e il suo territorio...

14 giugno 2018
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VIDDALBA. Domani in occasione del 57esimo compleanno dello Spirito con la Scure, inizierà la seconda edizione del “Rendez-vous degli amici di Zagor” che caratterizzerà Viddalba e il suo territorio sino a domenica. L’evento incrocia la grande passione fumettistica dei lettori della serie targata Sergio Bonelli Editore con l’idea di promuovere lo sviluppo turistico della Bassa Valle del Coghinas. La manifestazione infatti ha la caratteristica di rivolgersi a tutti, cultori o meno del fumetto, perché ispirandosi alle avventure di Zagor vuole coinvolgere il pubblico in una serie di attività sportive non agonistiche (tiro con l’arco, carabina, discesa sul fiume in canoa, passeggiate a cavallo, trekking, grandi mangiate in stile trapper) e musica. Già lo scorso anno la manifestazione ha raccolto l’attenzione degli appassionati che sono accorsi numerosi alle terme di Casteldoria, pronta a trasformarsi nella mitica foresta di Darkwood teatro delle avventure di Zagor e Cico.

Ovviamente non mancheranno momenti di approfondimento sul fumetto, grazie alla partecipazione di autori e disegnatori. Insieme allo sceneggiatore e curatore della testata Moreno Burattini ci saranno i disegnatori zagoriani Mauro Laurenti, Marcello Mangiantini e Walter Venturi. A loro si affiancheranno altri membri della squadra Bonelli come la sceneggiatrice di origini sarde Gabriella Contu e i fumettisti sassaresi Bruno Enna e Antonio Lucchi.

«Sono stato invitato a eventi in tanti Paesi – racconta Moreno Burattini – e se c’è una cosa che accomuna i lettori di Zagor, rispetto anche a quelli di altre serie della Bonelli, è la voglia di incontrarsi». Quasi un riflesso dell’anima del personaggio creato agli inizi degli anni Sessanta: «Mentre Tex – aggiunge lo sceneggiatore – non ha mai dubbi e incertezze, è più quadrato, Zagor si presenta come mediatore, si fa domande, e questo lo rende più umano». (f.c)

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