La Nuova Sardegna

“JazzAlguer”, la musica contro tutti i muri

di Gian Mario Sias
“JazzAlguer”, la musica contro tutti i muri

Paolo Fresu presenta “L’art de l’encontre”, il concerto del 29 giugno con Finardi e Franca Masu

16 giugno 2018
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ALGHERO. L’arte, la cultura e la musica per abbattere i muri. JazzAlguer è sul pezzo. Mentre lo scenario geopolitico internazionale è lacerato dalle conseguenze pratiche, politiche, diplomatiche ed esistenziali di quel che succede nel Mediterraneo, Alghero si appella al jazz, la musica della mescolanza per eccellenza, per rispondere che un’alternativa c’è ed è quella del dialogo, dell’apertura, della curiosità più che della paura verso ciò che è diverso. Da questo stimolo, che Alghero e la sua gente vive ogni giorno, nasce “L’art de l’encontre”, il concerto che il 29 giugno sarà ospitato da Sella&Mosca.

Protagonisti, insieme, Eugenio Finardi e Franca Masu, ossia una delle figure più versatili del cantautorato italiano e l’interprete più “meticcia” della cultura musicale algherese. È il penultimo atto di JazzAlguer, la cui prima edizione è firmata Paolo Fresu. Ieri, a presentare l’appuntamento, sono stati proprio Paolo Fresu e Franca Masu insieme al sindaco Mario Bruno, all’assessora della Cultura, Gabriella Esposito, e Antonio Posadinu di Sella&Mosca. «È bellissimo quando arriva un invito così, che ti chiede di metterti a nudo», confessa Franca Masu con l’emozione della profeta in patria. «Raccontarmi, essere autentica, è il senso del rapporto con questa città, col suo mare, col suo territorio e la sua lingua – dice – ho fatto una scelta e questa occasione è l’ennesima ricompensa».

Canterà con Eugenio Finardi, ma non svela nulla. «Sarà un bellissimo incontro, ci accomuna la grande passione per la ricerca e per i nuovi progetti – prosegue la folksinger catalana – è giusto che questo avvenga in un festival consacrato al jazz, dal quale ho imparato la libertà, il gusto di fluttuare su un brano». Paolo Fresu è felicissimo di esserci riuscito. «All’inizio entrambi mi hanno guardato con aria dubitativa, ma è un esperimento già testato con successo anni fa a Cagliari, quando salirono sul palco dell’evento per la ricostruzione delle scuole nelle aree alluvionate», rivela Fresu, per il quale «in questo concerto è racchiuso il senso di JazzAlguer, che offre un’idea diversa di Sardegna, fuori stagione, fatta di luoghi, di genti e di eventi che si incontrano nel nome della tradizione, della lingua, della musica».



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