La Nuova Sardegna

In un docufilm ex detenuti in cerca di riscatto

In un docufilm ex detenuti in cerca di riscatto

Nella rassegna emiliana anche l’opera “Il clan dei ricciai” del regista Pietro Mereu, con Joe Perrino

19 giugno 2018
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SASSARI. Vite illustri, ma non solo. Al Biografilm Festival di Bologna trovano spazio film su grandi personaggi – come Igort che ha segnato il mondo del fumetto – così come storie (eccezionali) di persone comuni. Tra queste gli ex detenuti seguiti da Pietro Mereu per la realizzazione del documentario “Il clan dei ricciai”, presentato nei giorni scorsi nella sezione Biografilm Italia. Il regista originario di Lanusei porta sullo schermo la storia di un gruppo di pescatori di Cagliari che hanno avuto problemi con la giustizia in passato: Andrea, Massimo, Simone, Bruno e Gesuino che con la sua cooperativa di pescatori cerca di dare una seconda opportunità a questi uomini per restituire loro dignità, offrendogli la possibilità di condurre la propria vita in modo onesto e aiutandoli a integrarsi nuovamente nella comunità.

Insieme a loro nel documentario è anche presente Joe Perrino, noto cantante e autore delle musiche del film prodotto dalla Drive Production Company (fondata dagli attori Nicolas Vaporidis, Matteo Branciamore, Primo Reggiani, Eros Galbiati) e realizzato con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e del comune di Cagliari con il Fondo Filming della città.

«Il comune denominatore di tutti i protagonisti – spiega il regista Pietro Mereu – è l’essere nati in contesti sociali difficili ed essere esponenti di una vecchia malavita cagliaritana che ormai sta scomparendo. Raccontano di codici di rispetto che ormai nessuno applica più, parlano il gergo del carcere cagliaritano, hanno sulla pelle tatuaggi che riportano inequivocabilmente all’ambiente carcerario. In un’epoca in cui i tatuaggi esprimevano i desideri di persone private di tutto». Uomini che uscendo dal carcere, senza lavoro, trovano nella pesca di ricci e altri frutti di mare la possibilità di qualche guadagno.

«Un’occasione di riscatto e sostentamento – sottolinea ancora Mereu – che è diventata una tradizione di Cagliari. La storia dei ricciai è la storia dei quartieri difficili della città come Sant’Elia, San Michele, Is Mirrionis in cui nascervi era già un handicap». Da qui l’idea del documentario, dello stesso Mereu. Hanno lavorato con lui Roberta Aloisio, aiuto regia, e Matteo De Martini, fotografia. Montaggio di Andrea Lotta e Giacomo De Biase. (f.c.)

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