La Nuova Sardegna

Cala di Volpe, il lusso della sardità

Serena Lullia
Cala di Volpe, il lusso della sardità

Letti come gioielli incastonati nelle pareti, specchi che in realtà sono televisori e mosaici cangianti, quasi magici: è l'evoluzione della bellezza nel paradiso color smeraldo pensata da Jacques Couelle nel 1963 e riletta oggi da Bruno Moinard

24 giugno 2018
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Gli dei del lusso osservano soddisfatti il paradiso smeraldo che cambia pelle. Guardano i loro eredi terreni riposare su letti incastonati come gioielli tra le pareti del Cala Di Volpe. Bianche e morbide come onde. Contemplarsi dentro specchi dalle linee irregolari che diventano televisori. Stupirsi dei riflessi colorati proiettati dai mosaici aggrappati alle pareti in modo solo apparentemente casuale. Benvenuti nelle nuove suite del Cala Di Volpe. Non semplici stanze per ospiti a cinque stelle, ma opere d’arte.

Sculture del museo del mito Smeraldo. Per la prima volta le intuizioni della geniale matita di Jacques Couelle sono state reinterpretate in chiave contemporanea. Il Qatar, proprietario del paradiso delle stelle, ha affidato all’architetto francese e designer di fama mondiale Bruno Moinard la delicata missione di rileggere le prime cinque opere d’arte del maestro Couelle. Due suite e tre camere premium. Per ognuna il Qatar ha investito un milione di euro. Il risultato ha l’effetto del restauro di un’opera d’arte. Immutata l’anima delle suite, la cura nei dettagli, quella bellezza esclusiva che nasce dalla semplicità.

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E come le tinte di una tela che ritornano all’antica bellezza, le stanze più esclusive del Cala di Volpe si accendono di luce, colori e modernità. Pezzi unici, dettagli preziosi dalla apparente imperfezione. Ogni elemento è stato studiato per continuare a rendere eterno il mito nato mezzo secolo fa. «Il Cala di Volpe non è solo stanze. È atmosfera, è un’esperienza, l’emozione di un mito». È un po’ questo il mantra dell’hotel simbolo della Costa Smeralda, il più splendente della galassia Marriott, il colosso alberghiero che li gestisce per conto del Qatar. Una vacanza da sogno che costa tra i 6mila euro al giorno in bassa stagione e gli 8-10mila in alta. Cifre che lievitano fino a 35mila euro se ci si sposta alle residenze extra lusso al secondo piano. Identiche dagli anni Sessanta. Eppure da allora ogni estate c’è la fila per conquistare le chiavi di uno di questi capolavori immersi nella natura mediterranea. Esclusivi e unici. Qui hanno alloggiato capi di Stato, principi, star di Hollywood, grandi registi. Nessuna suite è uguale all’altra. E questa filosofia inaugurata da Couelle è stata seguita anche da Moinard.

Gli spazi delle cinque suite campione sono stati ripensati, vestiti di Sardegna, di mare e di luce. L’architetto francese ha realizzato a mano gli schizzi. Stilista degli spazi e dell’arredamento, si è avvicinato al mito del Cala di Volpe con quel rispetto che si prova davanti alle opere d’arte. Ha preso tutti gli elementi originali pensati da Couelle e li ha fatti diventare caratteri distintivi delle nuove stanze. Con tanta Sardegna. Dai tappeti di Samugheo al granito delle cave di Arzachena passando per il marmo di Orosei. Moinard ha poi rivestito i soffitti con l’incannicciato e le travi di ginepro. Con lo stesso legno ha creato la cornice di un grande arazzo che dalla testata del letto scivola sul pavimento fino a diventare un tappeto.

Non mancano poi le contaminazioni del mondo. Come le mattonelle marocchine nelle docce. Una fusion sperimentata con successo già da Couelle che negli hotel e nei ristoranti aveva portato vibrazioni spagnole, greche, africane. Immutata l’anima impressa da Couelle su quel capolavoro di archi morbidi come le onde del mare, in cui i colori pastello trasmettono calore e l’arredamento di arte povera descrive il vero lusso. Le cinque suite campione verranno testate dai clienti per tutta l’estate. Il loro giudizio e i suggerimenti saranno utilizzati per rendere il Cala di Volpe l’emblema della perfezione.

Nel mese di ottobre, alla chiusura della stagione, partiranno i lavori nel resto dell’hotel. Tutte le stanze, la hall e gli spazi comuni saranno ristrutturati. Nel 2019 l’hotel si presenterà al pubblico nella sua nuova veste contemporanea. Ma non esiste una vacanza da sogno senza coccole extra lusso. E quella della nuova spa del Romazzino sono esclusive davvero. Di centri benessere con il marchio My blend by Clarins ce ne sono solo otto in tutto il mondo. Ieri mattina l’inaugurazione della Spa su due piani. Una immersione nel benessere con prodotti extra lusso e una novità tutta tecnologica. Un macchinario speciale che legge la pelle ed elabora una crema personalizzata. «Ogni donna è unica e con questa filosofia del nostro fondatore siamo in grado di eseguire più di 6mila combinazioni nei trattamenti per il viso – spiega Loretta Varani, responsabile Clarins –. Un approccio personalizzato che nasce dall’utilizzo di Skin Diag, apparecchiatura esclusiva e di ultima generazione».


 

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