La Nuova Sardegna

Francesco Demuro tra social e sociale. I suoi fan ormai sono in tutto il mondo: lo aspettano, lo cercano, lo fermano come si fa con le star per un autografo. Ma lui che di ruoli ne ha interpretati tanti davanti a migliaia di spettatori che si sono alzati in piedi per applaudirlo, fa fatica a fare il vip («Non ci riesco»). E ogni tanto regala sprazzi originali di normalità assoluta, come a Napoli in un noto ristorante dove a un certo punto si è messo a improvvisare “Marechiare” appena uscito dal teatro San Carlo dove si era esibito con successo nella Traviata. Un omaggio nel dopo cena che il soprano Nino Machaidze ha ripreso con il telefonino. Una performance da brividi che poi è stata postata sul web e in pochi giorni ha fatto il pieno di visualizzazioni: oltre un milione e mezzo, e l’onda non sembra destinata a fermarsi. Era un momento di relax e Francesco Demuro l’ha trasformato in un messaggio che è arrivato al cuore della gente, non solo dei napoletani. «Noi artisti viviamo per trasmettere emozioni – ha detto il tenore turritano – ; è bellissimo, nel mondo c’è bisogno di gioia e semplicità». Tante le iniziative nel sociale, quasi tutte blindate da una riservatezza tipica del personaggio, molte nelle scuole. Ma una cosa il tenore non ha voluto nasconderla, il libro “Francesco Demuro. L’Amico con la A maiuscola” scritto dal giovane oroseino Cristian Dessena. Una testimonianza nella quale l’autore, musicista con la passione del calcio costretto da anni sulla sedia a rotelle, ripercorre l’amicizia che lo lega dall’infanzia con l’altro protagonista del racconto, Francesco Demuro appunto. Un’amicizia con la A maiuscola che dura nel tempo: il ricavato del libro viene devoluto in beneficenza.