La Nuova Sardegna

San Sperate, viaggio tra murales e sculture

di Sabrina Zedda
San Sperate, viaggio tra murales e sculture

Da un progetto di Noarte le iniziative per festeggiare i cinquant’anni del Paese-museo

29 giugno 2018
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SAN SPERATE. Cinquant’anni di attività incessante valgono bene il desiderio di valorizzare il patrimonio costruito durante il cammino. Per il cinquantennale del Paese-museo, la fucina d’artisti che, grazie all’intuizione di Pinuccio Sciola, trasformò il volto di San Sperate, l’occasione è quella per mettere in campo le sue risorse migliori. La prima è un’allenza tra tre delle sue più forti realtà culturali: l’associazione Noarte (fondata nel 2005 dallo stesso Sciola, insieme Mariano Corda e Paolo Lusci), la cooperativa la Maschera, l’associazione Antas e in più le Grafiche Ghiani.

C’è poi SanSperarte, progetto con cui le tre associazioni potranno mettere a sistema il prezioso patrimonio materiale e immateriale del posto e renderlo fruibile ai visistatori. A permettere la realizzazzione degli intenti è un finanziamento regionale arrivato grazie al bando CultureLab, volto a migliorare la qualità della gestione dei beni culturali. «Da quel giugno del 1968 quando, guidata da Pinuccio Sciola, la comunità si trasformò da paese di terra a paese d’arte non ci si è mai fermati – ha spiegato durante la presentazione del progetto Manuela Serra, presidente di NoArte – Ora vogliamo valorizzare ciò che è stato fatto e creare un circolo virtuoso”. La prima occasione per farlo sarà durante la Sagra delle pesche (dal 7 all’11 luglio), quando nell’ex municipio verrà inaugurato un centro civico culturale. L’edificio ospiterà un’esposizione permanente sui cinquant’anni del Paese Museo, arricchita da documentazione video e fotografica. Non solo: il piano terrà sarà dedicato all’accoglienza dei visitatori, che potranno ricevere informazioni, prenotare visite guidate, acquistare gadget e materiale informativo nel bookshop. E ci sarà anche la possibilità di avere delle audioguide.

«Questo è l’esempio di come l’offerta culturale sia pensata attraverso il coinvolgimento dell’intera comunità», continua Manuela Serra. Oltre al centro di informazione, sarà inaugurato anche un percorso di visita al paese, che partirà dalle opere d’arte a cielo aperto: tra le più di cinquecento presenti, tra murali, installazioni e sculture, sarano diciotto a rappresentare l’intero contesto e a fare da punto di partenza per ciascun percorso di visita. Le visite partiranno a luglio, ma in un secondo momento si passerà a delle guide affinate grazie all’utilizzo di supporti multimediali e digitali.

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